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domenica 13 gennaio 2013

ELISABETTA CANALIS CONFESSA: "MEDIASET MI HA RACCOMANDATA PER LA GREEN CARD"

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«Raccomandata da Mediaset per ottenere la Green Card». È questa la rivelazione dell'ex velina Elisabetta Canalis. L'attrice ha confessato la "spintarella" durante il programma condotto sabato pomeriggio da Silvia Toffanin su canale 5.
Elisabetta che vive ormai da tempo negli Stati Uniti ha dichiarato di sentire nostalgia per l'Italia e che in un futuro spera di tornarci a vivere, poi la dichiarazione choc: «Ma in questo momento ho finalmente ricevuto la pre-Green Card. Mediaset mi ha fatto una lettera di raccomandazione lunghissima. Questo non è detto che da domani ho un contratto».
Attualmente, però, la Canalis si trova in Italia ed è stata paparazzata pochi giorni fa per le vie di Milano mentre faceva shopping.

lunedì 7 gennaio 2013

NICOLE MINETTI SEXY, ULTIMI GIORNI "IN BIANCO" A MIAMI

Delle lunghissime vacanze per Nicole Minetti. L'ex consigliera regionale della Lombardia in quota Pdl ha deciso di trascorrere le vacanze a Miami, dove è stata fotografatissima. Non è passato giorno della sua permanenza in Florida infatti senza che arrivassero le sue foto in spiaggia, ed anche oggi arrivano le immagini degli ultimi sgoccioli di relax di Nicole. Costume bianco e forma fisica come sempre al top, forse Nicole è "scappata" dagli innumerevoli commenti negativi che affollano la sua pagina Facebook...

Justin Bieber Beccato A Fumare Marijuana..

Qualcuno deve aver lanciato una terribile macumba contro Bieberon la notte di Capodanno..
Perché questo 2013 continua a non concedergli un attimo di pace, e siamo solo alla Befana!
Dopo il clamore suscitato dalla morte di un paparazzo che stava inseguendo la sua Ferrari, Justin Bieber è stato travolto nuovamente dall’attenzione dei media per via di alcune foto che lo ritraggono sorridente mentre fuma un sigaro particolare..
Le foto risalgono ad una festa che ha avuto luogo in una camera d’hotel lo scorso 2 gennaio a Newport Beach, il giorno dopo l’investimento di Chris Guerra, e si vede Bieber con in mano un sigaro che, presumibilmente, contiene marijuana.
E’ molto triste.. Chiariamoci non è sconvolgente scoprire che Justin si sballa con gli amici, ma sapere che il fotografo deceduto lo stava inseguendo con tanta foga proprio perché convinto di averlo visto fumare.
Si può morire per una cavolata del genere?
Nell’auto invece c’erano Lil Twist ed il fratello, che secondo le fonti di TMZ, sono stati i veri e propri ‘promotori’ dello sballo, rollando canne e incitando tutti a fumare.
Curioso notare poi che, nonostante la sicurezza ripresa nelle immagini, nessuno si sia accorto che qualcuno stava scattando delle foto.. E tra le varie indiscrezioni, circola anche la voce che una ragazza si sia fermata con Justin quella notte, non Selena!
Justin avrebbe risposto a chi lo accusa di essere un ‘fattone’ con un messaggio su twitter “Si cresce ogni giorno e si impara, sto cercando di migliorare, ti buttano giù e ti svegli. Domani torno in tour. Pronto a vedervi tutti sorridere. E’ tempo di fare quello che devo fare. Esibirmi. Sento tutti voi, vi ascolto e non voglio deludervi mai. Vi amo e.. grazie  belieber. Come ho detto.. 2013.. nuove sfide, nuovi dubbiosi.. Sono pronto!”
Così il cantanta canadese ha deciso di chiudere la questione, ed è partito per proseguire il suo tour in Nord America.
Cos’altro? Il suo nuovo album “Believe Acoustic” uscirà il 29 gennaio, e la popstar ha annunciato 8 non erano sufficienti. Volevo scrivere alcune nuove canzoni. Ora pubblicherò 10 canzoni su  BELIEVEacoustic. Vi consiglio di preordinarlo ora :)”.
Ed il suo manager ha rincarato“Per coloro che lo chiedono, sì Justin Bieber ha suonato la chitarra nell’album acustico e sì, ora ci sono 10 brani e non 8 perché stanotte ha scritto due nuove canzoni. Niente balle, quando dico che tutti siamo veramente contenti di come è riuscito  BELIEVE acoustic. Sembra tutto nuovo e naturale. Penso che tutti voi lo amerete.”
Secondo alcuni le nuove canzoni sarebbero dedicate proprio a Selena Gomez, e sarebbero un tentativo disperato per riconquistarla “Justin ha detto a Selena che ha scritto per lei alcune canzoni che andranno nell’album. Vuole disperatamente attirare la sua attenzione, ma lei lusingata, lo ama e vuole sole che lui la tratti meglio. Comunque ama quando lui canta perciò lei e le fa davvero piacere.”

BELEN RITORNA IN ITALIA: "ECCO IL MIO PANCIONE DI SEI MESI"

Ritorno in Italia dopo la vacanza in Argentina per Belen Rodriguez. La showgirl ha trascorso le feste natalizie a Buenos Aires e con l'occasione ha fatto conoscere il fidanzato Stefano De Martino alla famiglia. I suoi fan non hanno sentito la sua mancanza, dato che li ha aggiornati attraverso la sua pagina Facebook, postando foto e messaggi. Proprio dal social network la showgirl ha "avvisato" del suo rientro ("Buongiorno a tutti!!!! Sono tornata a casa dopo 15 ore di aeri, vado a fare un sonnellino. un besito grande!"), oltre ad inviato alcune immagini che la ritraggono col pancione. Anche Stefano è stato molto attivo su Facebook, organizzando anche uno scherzo in cui ha fatto credere a tutti di essersi tatuato una farfalla, proprio come la fidanzata...

sabato 5 gennaio 2013

Dormire per dimagrire

Probabilmente dopo il suo pisolino durato appena cento anni La bella addormentata doveva avere di certo un ottimo aspetto: niente occhiaie, pelle luminosa e una silhouette invidiabile. Ecco perché, nonostante fosse anagraficamente vecchiotta, il principe decise comunque di baciarla: tutto merito del sonno.
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 Facili scherzi a tema fiabesco a parte, però, qualcosa di vero c’è: affinché una dieta funzioni bisogna assolutamente dormire bene, e dormire tanto. Questo non solo perché, come hanno dimostrato moltissime indagini (e come possiamo tranquillamente verificare noi stesse!) chi fa le ore piccole o ha uno stile di vita che lo porta tra feste e locali (luoghi dove stare a dieta è praticamente impossibile!), o comunque è più incline a cedere alle tentazioni a sentire i morsi (e poi i rimorsi) della fame.

La questione è decisamente di tipo più scientifico: dormire aiuta a dimagrire perché durante il sonno si attiva una particolarissima attività metabolica che ci aiuta a consumare i grassi i quali, altrimenti, si accumulano proprio là dove non vorremmo. A dirlo sono fior fior di studi scientifici come, per esempio, quello condotto dalla American Heart Association  ed esposto alla conferenza annuale ‘Epidemiology and Prevention/Nutrition, Physical Activity and Metabolism’, o, ancora, quello esposto da Sanjay Patel, del Case Western Reserve University a Cleveland, al congresso dell’American Thoracic Society a San Diego.

Si potrebbero occupare righe e righe solo per elencare ricerche su ricerche. Il tutto per dire che dormire fa bene: che bella notizia per i pigroni! Certo, questo non significa che si possa magiare quel che si vuole o evitare di fare attività sportiva, ma solo che l’ideale per bruciare calorie è proprio avere uno stile di vita sano perché il nostro corpo è programmato alla perfezione.

L'insalata fa bene all'organismo,

Crescione, lattuga, tarassaco, rucola... le varietà di insalata sono tantissime, e l'estate è veramente la scelta più fresca che ci sia, da arricchire con altri ingredienti, come cubetti di prosciutto cotto e di mozzarella, per trasformarla in un gustoso piatto unico.

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L'insalata è ricca di vitamine, e a seconda della varietà, possiede varie sostanze amiche del tuo organismo:
la rucola, e anche il crescione, per esempio contengono molta vitamina C, che combatte l'invecchiamento della pelle e la formazione delle rughe. Il tarassaco contiene grandi quantità di vitamina A, che svolge anch'essa un'azione positiva per l'epidermide, perchè ne favorisce la rigenerazione cellulare. Un tratto comune di tutte le insalate è quello di essere ricche di fibre, che favoriscono il transito intestinale e depurano l'organismo; le fibre inoltre "gonfiano" lo stomaco, regalando al cervello una sensazione di sazietà.

Consumata prima del pranzo o della cena, l'insalata può quindi ridurre il senso della fame, permettendoci di ridurre le porzioni di cibo successive. Sappi che le verdure a foglia verde sono composte per il 90 % di acqua, quindi oltre ad essere leggere combattono anche la ritenzione idrica. Insomma, questo piatto è veramente alla base di una alimentazione sana, sia che si voglia perdere qualche chilo di troppo, sia che si voglia curare l'aspetto della pelle e la salute dell'organismo. Associatela alla carne o al pesce cotti alla griglia, e terminate il pasto con una bella macedonia di frutta, l'equivalente dolce dell'insalata, ricchissima anche lei di vitamine preziose per l'organismo.

Depressione post-parto, si prevederà dal sangue

Presto potremo prevedere il rischio di incorrere nella "baby blues", la depressione che coglie una neomamma su sette subito dopo il parto, le cui forme più gravi possono anche diventare psicosi vere e proprie. Un semplice test del sangue potrebbe infatti anticipare il pericolo di restarne vittima.
A un test che potrebbe essere davvero rivoluzionario, sta lavorando il team di Dimitris Grammatopoulos, della Warwick Medical School (Gran Bretagna), che ha presentato i risultati del suo gruppo all'ultimo International Congress of Endocrinology di Firenze.

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Lo studio
Il lavoro ha coinvolto un gruppo di 200 donne seguite prima e dopo il parto, e ha permesso di scoprire che il pericolo di sviluppare la "baby blues" è in qualche modo scritto nel Dna: le donne predisposte alla depressione post-parto - hanno concluso gli autori - sembrano avere maggiori probabilità di presentare nel proprio corredo genetico particolari varianti di 2 geni interruttori cruciali nella risposta allo stress, poiché regolano la produzione di 2 recettori che a loro volta controllano l'attività dell'asse ipotalamo-ipofisario.

Speranze future
Grammatopoulos e i suoi colleghi intendono approfondire i risultati di questa ricerca attraverso uno studio più ampio e multicentrico, che coinvolga anche altre strutture britanniche a Coventry, Birmingham e Londra.
"Crediamo di avere fatto una scoperta con importanti implicazioni cliniche e sociali", ha commentato Grammatopoulos, "se si riuscissero a identificare più facilmente le donne che rischiano la depressione post-parto, queste pazienti potrebbero essere trattate prima e con terapie appropriate".

Niente sale nelle pappe dei neonati

I primi anni di vita di un bambino sono decisivi per lo sviluppo del senso del gusto, incidono sia sulle preferenze, sia sul suo comportamento alimentare futuro.

alimentazione neonati, sale pappe, pappe neonato, svezzamento,ricette,ricetta bambino,news,notizie,Per esaltare il gusto di una pietanza è nostra abitudine quella di ricorrere all’uso del sale. Senza rendercene conto ne usiamo dosi decisamente superiori al nostro fabbisogno. Ricadiamo in questa cattiva abitudine anche quando prepariamo le pappe dei bambini, in quanto, nel condire l’alimento ci regoliamo in base al nostro gusto personale, sottovalutando che i neonati hanno un senso del gusto decisamente diverso dal nostro.
Almeno fino al secondo anno di vita il bambino dovrebbe essere nutrito con alimenti privi di sale, soprattutto perché non si dovrebbe sovraccaricare di lavoro i reni, che non sono completamente ben sviluppati e, quindi, non ancora del tutto capaci di eliminarlo. L’assenza di questo esaltatore di sapidità nelle pappe permetterà al bimbo di crescere senza alcuna dipendenza dai cibi salati, verrà educato al gusto e imparerà a distinguere e riconoscere i diversi ed autentici sapori; inoltre, rappresenterà anche un’ottima arma di prevenzione nei confronti di alcune patologie.

Il sodio contenuto nel sale è importante per il mantenimento del nostro stato di salute, in quanto svolge diverse funzioni: partecipa all’equilibrio acido-base; alla regolazione dell’eccitabilità muscolare; alla regolazione del bilancio idrico; al mantenimento della pressione osmotica dei liquidi corporei. Il problema nasce nel momento in cui si eccede nell’assunzione.

Un recente studio condotto a Philadelphia e pubblicato sull'American Journal of Clinical ha spiegato l’importanza di non somministrare cibi salati, soprattutto nei primi anni di vita. La ricerca si è basata sulla somministrazione di acqua contenente concentrazioni diverse di sale a un gruppo di sessanta neonati. Parallelamente, sono state annotate le scelte alimentari seguite dai genitori per l’alimentazione dei propri bambini durante i mesi di svolgimento della ricerca. In questa prima parte dell’indagine si è osservato come i neonati non preferivano le soluzioni salate e, addirittura, rifiutavano quelle con maggiori concentrazioni saline. Lo stesso esperimento è stato ripetuto quando i bambini aveva raggiunto i 6 mesi di vita. I risultati questa volta sono stati diversi: i bambini nella cui alimentazione era stato aggiunto il sale e che, inoltre, facevano uso di pane, cracker e cereali, gradivano l’acqua addizionata di sale che gli era stata proposta. I pochi bambini che invece continuavano a rifiutare l’acqua salata erano quelli che mangiavano più frutta sia a merenda che a colazione rispetto agli altri. Non dobbiamo dimenticare come tutti gli alimenti apportano naturalmente sale nell’organismo, quindi, l’aggiunta è superflua. Se a questa dose aggiungiamo quella che assumiamo mangiando soprattutto alimenti già pronti, specialmente a base di cereali come zuppe e minestre, noteremo che la quantità di sale assunto è decisamente superiore al nostro fabbisogno e alla capacità dei reni di eliminarlo giornalmente.

In media, in condizioni normali, i reni eliminano da 0,1 a 0,6 g di sodio al giorno. Sono anche numerosi gli studi che hanno dimostrato che l’uso eccessivo di sale crea una vera e propria dipendenza simile a quella data dall’uso di una droga. Questa condizione porta inevitabilmente all’abuso nel consumo, aumentando il rischio di insorgenza di patologie renali e dell’apparato cardiocircolatorio.

Consigli anticellulite

  1. Sistematina alla dieta: le persone affette da cellulite dovrebbero privilegiare gli alimenti proteici (carni bianche, pesce e legumi) a discapito di carboidrati e grassi al fine di migliorare il trofismo dei muscoli degli arti inferiori, che con la pressione dei vasi venosi e linfatici si oppongono al ristagno dei liquidi nelle aree interessate. Allo stesso scopo, riducendo l’apporto di sale da cucina ed aumentando quello di verdura e frutta ( su tutti ananas, pomodori e mirtilli).
  2. Un po’ di attività fisica: ginnastica per aumentare il tono e la funzione dei muscoli (in particolare quelli dell’arto inferiore e dei glutei), bicicletta, corsa leggera o lunghe camminate (per attivare il metabolismo) sono fondamentali nel trattamneto della cellulite.
  3. Migliorare lo stile di vita: insieme alla sedentarietà, altri fattori concorrono alla realizzazione degli inestetismi della cellulite. Questi sono il fumo, lo stress, alcool, pillola anticoncezionale, qualità del sonno sono alcuni dei punti critici da migliorare.

Trattamenti per combatte la cellulite

Che cos'è la Cellulite?

Detestata da tutte le donne, per alcune può rappresentare un’autentica ossessione, la cellulite è un processo infiammatorio del tessuto connettivo sottocutaneo. Il termine tecnico per identificare il problema della cellulite è Pannicolopatia Edemato-Fibrosclerotica (PEF).
E’ un inestetismo molto diffuso e si manifesta a seguito di stimoli ormonali e non va confusa con la semplice adiposità localizzata ovvero l’eccesso di massa grassa di chi è in sovrappeso.
Il processo può portare a necrosi estese dei tessuti, alla formazione di ascessi o a una generalizzazione dell’infezione a tutto l’organismo. Questo disturbo è chiamato ipertrofia, ovvero un aumento di volume delle cellule adipose. Generalmente deriva da un'infezione da streptococchi.

Come si manifesta la cellulite?

La cellulite si manifesta con arrossamento, tensione, dolenzia della cute, che si estendono attorno alla ferita, accompagnati da interessamento dei vasi sanguigni, dei linfatici e dei linfonodi regionali.

L'adiposità e la cellulite

L'adiposità si ditribuisce su tutto il corpo, mentre la cellulite si presenta in genere in sedi particolari, quali le cosce e i glutei e può apparire anche in soggetti che obesi non sono. L’adiposità solitamente può essere attenuata con una dieta appropriata, mentre la cellulite risente poco dei sacrifici a tavola.

Come si sviluppa la cellulite?

  1. Il primo stadio della malattia, fase edematosa, si manifesta a causa del ristagno dei liquidi che può provocare un’insufficiente funzionalità della microcircolazione sanguigna e linfatica. In queto stadio la Cellulite non è molto marcata tuttavia è possibile provare un senso di gonfiore e di pesantezza soprattutto agli arti inferiori. Stress, abuso di medicinali, fumo, cause ormonali, sedentarietà ma soprattutto cattiva alimentazione, possono rallentare la circolazione venosa e linfatica. Si comincia ad avvertire un senso di pesantezza alle gambe. A causa di questi problemi circolatori, al ristagno di liquidi nel tessuto e all’accumulo di grasso e acqua nelle cellule, compaiono degli edemi (gonfiori) localizzati soprattutto intorno alle caviglie, ai polpacci, alle gambe, alle cosce, alle braccia. I liquidi che fuoriescono dai vasi sanguigni provocano degli edemi. La pelle si trasforma perdendo la usuale tonicità ed elasticità proprio a causa di questi liquidi che ristagnano e di cui il corpo non riesce più a liberarsi. L'organismo non riesce a liberarsi dal momento che questa non è la loro sede naturale.
  2. Il secondo stadio si manifesta attraverso un peggioramento del tessuto adiposo, il quale diviene più duro e perde la caratteristica di morbidezza e luminosità, portando alla frequente manifestazione di crampi e formicolii. I tessuti adiposi tendono a distanziarsi tra loro e le cellule non riescono più ad espletare le loro normali funzioni metaboliche dal momento che i liquidi penetrano tra i tessuti. Le cellule adipose, intrappolate nei tessuti circostanti, si trasformano in noduli e si avvetono i sintomi di una cattiva ossigenazione: la pelle risulta spenta, si manifesta un'arrossamento cutaneo e la pelle stessa assume il cosiddetto aspetto “a buccia d'arancia”. Anche le fibre di collagene, le quali hanno la funzione di mantenere e sostenere i tessuti, degenerano. Prende vita un circolo vizioso: il sangue, proveniente dalle arterie, non riesce a circolare attraverso i tessuti e le tossine non possono essere smaltite e si accumulano.
  3. Nella terza fase, chiamata sclerotica, Il flusso sanguigno e quello linfatico subiscono un processo di rallentamento accentuato, il tessuto connettivo e i noduli aumentano di dimensione e risultano dolenti al tatto. La degenerazione è irreversibile. I capillari dilatati aumentano e compaiono ematomi dovuti alla fragilità capillare. La pelle appare disomogenea, appare il tipico aspetto "a materasso" e anche una leggera pressione provoca dolore.
  4. Nei casi più gravi si può arrivare addirittura alla quarta fase, con un peggioramento di tutti i sintomi e una grave insufficienza circolatoria.

Come prevenire la cellulite?

Numerosi sono i fattori corresponsabili della cellulite: la vita sedentaria, un abbigliamento particolarmente stretto che impedisce il corretto ritorno venoso, uno sport anaerobico che finisce per provocare un elevato accumulo di acido lattico (in grado di indurre un inadeguata ossigenazione muscolare), l’alimentazione squilibrata e ricca di fritti e alcool. La ricerca medica in questo campo ha fatto passi da gigante rendondo disponibili soluzioni mirate al problema della cellulite. Esistono svariati prodotti anticellulite per combattere questo disturbo. CC Buttocks Lifting Gel è un trattamento anticellulite che rende le gambe, i glutei e la vostra pelle molto più tonici e compatti. Mediante semplici applicazioni è possibile agire sui primi sintomi della cellulite e prevenire il propagarsi di questo fastidioso inestetismo.

ROSY DILETTUSO, SPETTACOLO HOT IN KENIA CON LO STILISTA GRIFONI


C'è poco da fare, le vacanze natalizie di star e starlette italiane si sono svolte  in Florida, sulle ormai frequentatissime (ormai intasate) spiagge di Miami oppure al caldo del Kenya. Rosy Dilettuso, ex Pupa ed ex di Riccardo Bossi, figlio maggiore del senatur della Lega, ha scelto la seconda destinazione: accompagnata dallo stilista Mauro Grifoni regala di nuovo uno spettacoli hot, ma stavolta sembra in maniera involontaria....

IL BAMBINO SI SVEGLIA NELLA NOTTE E PIANGE? MEGLIO LASCIARLO IN CULLA

E' notte e il bambino comincia a piangere. Cosa è meglio fare, lasciare che si riaddormenti da solo o prenderlo in braccio e cullarlo? Il dilemma attanaglia ogni neo-genitore, ma per venirne a capo arriva in soccorso uno studio degli psicologi della Temple University (Usa) guidati da Marsha Weinraub, pubblicato su 'Developmental Psychology'.


Sostenendo in ogni caso l'idea che nella maggior parte dei casi è meglio lasciare i bambini in culla e farli riaddormentare da soli. Per lo studio, l'esperta e i suoi colleghi hanno analizzato i modelli di risveglio notturno in un gruppo di 1.200 piccoli fra i 6 e i 36 mesi. «Se li si studia quando dormono - evidenzia la psicologa esperta dello sviluppo infantile e delle relazioni genitori-figli - si nota che tutti i bambini, come tutti gli adulti, passano attraverso diversi cicli di sonno ogni ora e mezza-due, in cui si svegliano per poi riaddormentarsi. Solo alcuni di loro piangono in questo momento di passaggio». Gli studiosi hanno chiesto ai genitori di riferire dettagli sul risveglio dei loro figli di 6, 15, 24 e 36 mesi. Si è scoperto che, dai sei mesi di età, il 66% dei piccoli non si risveglia o lo fa solo una volta alla settimana. Mentre il 33% si sveglia almeno sette notti alla settimana a sei mesi, scendendo a due notti a 15 mesi e a una notte alla settimana a 24 mesi di età. Tra i bambini che che dormono 'a tratti', la maggior parte è risultato essere maschio. Collegato con questa abitudine temuta da mamme e papà assonnati, anche un punteggio più alto nella scala di valutazione del temperamento riguardante tratti come irritabilità e distraibilità. Questi bambini hanno infine anche più probabilità di essere allattati al seno e le madri sono più spesso depresse ma hanno anche una maggior sensibilità materna.

I risultati suggeriscono un paio di elementi importanti, dice Weinraub. Il primo è che i fattori genetici, come quelli che possono influire sul temperamento, appaiono implicati anche nei problemi di sonno. Un altro aspetto è che è importante per i bambini imparare ad addormentarsi da soli. «Quando le madri entrano in sintonia con questi risvegli notturni e/o un bambino ha l'abitudine di addormentarsi durante l'allattamento - esemplifica la studiosa - allora il bebè non sarà in grado di auto-tranquillizzarsi e riaddormentarsi autonomamente». Per la ricercatrice, infine, dovrebbe essere indagato meglio il collegamento fra la depressione materna e i risvegli del bimbo. Da un lato, infatti, è possibile che le madri siano già depresse durante la gravidanza e che questo 'male di viverè prenatale incida sullo sviluppo neurale e sui risvegli del piccolo. Al contrario, è importante riconoscere che la privazione del sonno può, naturalmente, aggravare la depressione materna. «Il miglior consiglio - conclude la psicologa - è quello di mettere i bambini a letto sempre alla stessa ora, ogni notte, permettendo loro di addormentarsi da soli e resistendo alla tentazione di rispondere subito al risveglio».

INFLUENZA, RISCHIO EPIDEMIA. 200MILA A LETTO PER L'EPIFANIA


«Siamo all'inizio dell'epidemia, con 140 mila casi di influenza segnalati la scorsa settimana. Casi che entro l'Epifania, complici le feste e le riunioni con famiglia e amici, saliranno: con 200 mila persone a letto nell'arco di sette giorni». La stima è del virologo dell'Università di Milano, Fabrizio Pregliasco. «Le vacanze di fine anno - dice l'esperto all'Adnkronos Salute - hanno favorito contagi e incubazioni, e il ritorno a scuola dei bambini farà da detonatore, causando un incremento dei casi di influenza. Insomma, siamo all'inizio della salita della curva epidemica». I più colpiti «sono come previsto i bambini. Stiamo isolando tutti e tre i virus attesi. Di certo per l'andamento della stagione influenzale i prossimi giorni saranno determinanti: se le giornate saranno miti, potrebbe non essere una stagione nera». E se i pazienti «lamentano dolori muscolari, mal di testa e sintomi respiratori oltre alla febbre alta, stiamo vedendo alcuni strascichi come bronchiti protratte nel tempo, naso chiuso e raffreddore, legati a sovrainfezioni batteriche che - avverte il virologo - specie negli anziani, possono portare polmoniti». Insomma, «è sempre bene non sottovalutare i sintomi, riguardarsi e non fare gli 'eroi', anche per evitare di diffondere il virus in ufficio o a scuola».

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