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martedì 19 agosto 2014

I veri “last minute” dell’estate!

L’arrivo delle ferie impone trattamenti di bellezza e benessere veloci, drenanti e tonificanti che funzionino subito. Ma questo non basta…


Chi si sta preparando alle vacanze estive in questo periodo intensifica gli sforzi per arrivare al mare in perfetta forma. Le più previdenti, che si sono prese cura del proprio corpo già in primavera, sono pronte a scendere in spiaggia senza timori. Le “cicale” invece, quelle dell’ultimo minuto, corrono ai ripari solo al momento della “prova costume”, quando la necessità di levigare le imperfezioni non è più prorogabile. Con l’aiuto dei drenanti giusti, di un’alimentazione adeguata e di impacchi che stimolano la microcircolazione si può ancora fare molto per tonificare la pelle; tuttavia, per ottimizzare i risultati delle cure “last minute” è consigliabile stare in guardia da alcuni errori tipici di chi arriva a luglio senza aver fatto nulla per la propria linea.

Occhio all’alimentazione…
Uno degli sbagli più comuni riguarda la dieta: prese dalla fretta di perdere peso e centimetri, molte donne si sottopongono a giornate di semidigiuno, saltando la colazione o la cena; altre, si affidano a diete fai-da-te, con il solo risultato di creare un deficit di nutrienti essenziali all’organismo. Date queste premesse, i risultati non possono che essere deludenti e spesso la cellulite, anziché diminuire, sembra accentuarsi. Questo esito contraddittorio è dovuto anche ad alcune scelte alimentari “d’emergenza”: in particolare, all’eccesso di prodotti light. Consumati per il minor apporto calorico, in realtà spesso sono ricchi di sale e aumentano la ritenzione anziché ridurla.

… e allo sport eccessivo
Altre, invece, preferiscono affidarsi allo sport, intraprendendo intense sedute di allenamento anche se il fisico non è preparato. Nulla di più errato: l’attività fisica, per sortire benefici, deve essere graduale. Altrimenti, finisce per “stressare” i muscoli, senza dare risultati soddisfacenti.

Pilosella, betulla e vite: tris depurativo e ristrutturante
Per favorire l’eliminazione delle scorie e acquistare una pelle levigata e compatta l’ideale è aiutare la circolazione, la funzione drenante del rene e del circolo linfatico e i meccanismi antiossidanti a livello dei tessuti. Questo può avvenire utilizzando tinture di piante depurative e ristrutturanti a livello del tessuto connettivo, associate a estratti di piante protettive del microcircolo:

- Tintura di Pilosella e tintura di Betulla: 40 gocce di ognuna. Aggiungile alla bottiglia dell’acqua minerale (rigorosamente naturale) che  berrai durante la giornata. Sei allergica alle Betullacee? Sostituisci la betulla con l’infuso di peduncoli di ciliegia.

lunedì 13 maggio 2013

Cellulite, addio con la dieta colorata

Grazie a un’alimentazione molto ricca di frutta e verdura si riattiva la circolazione e si riduce la ritenzione idrica.
Per dire basta alla cellulite, puoi affidarti ai colori. La “dieta colorata”, ovvero un’alimentazione ricca di frutta e verdura di tutti i colori, permette di riattivare la circolazione a livello locale e favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso, condizioni basilari per la formazione della buccia d’arancia.


Il vantaggio di questa dieta è che puoi mangiare quanta frutta e verdura desideri, a patto di non condirla troppo con olio e soprattutto sale (poiché aumenta la ritenzione idrica, quindi è sufficiente un cucchiaino al giorno) e di non usare lo zucchero. Puoi anche sbizzarrirti e creare macedonie super colorate. Vediamo perché i colori sono tanto importanti nella lotta contro la cellulite.
“La frutta e la verdura rossa e blu/viola, come fragoline di bosco, mirtilli, ribes, uva, pomodori e more, contengono le vitamine A e C che riattivano la circolazione locale, favorendo l’eliminazione delle tossine tipiche della cellulite”, spiega il professor Antonino Di Pietro, Dermatologo, Presidente Fondatore dell’Isplad, la Società di Dermatologia Plastica e Oncologica (www.antoninodipietro.it).
Ma non solo: il rosso e il viola sono sinonimo di un’elevata concentrazione di antociani e bioflavonoidi, sostanze che rafforzano la parete dei vasi sanguigni limitando la fuoriuscita di liquidi, che dà origine alla ritenzione idrica.
Molti vegetali gialli, arancioni o bianchi, come ananas, melone, lattuga e finocchi svolgono un’azione drenante che aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso. “L’ananas, in particolare”, dice Di Pietro, “contiene la bromelina, una sostanza molto attiva contro la ritenzione di liquidi”.
Le verdure verdi, come lattuga e zucchine, ma anche alcuni vegetali di altri colori, come il melone e le ciliegie, hanno un’azione spiccatamente lassativa che aiuta a depurare il corpo.

Che cosa bisogna mangiare per combattere la “buccia d’arancia”?
Ecco i suggerimenti del professor Di Pietro:

La dieta colorata
Colazione
Uno yogurt magro ai frutti di bosco o uno yogurt da bere ai mirtilli, 1-2 fette biscottate con marmellata di mirtilli, more, ciliegie o ribes, un frullato di mela, uva o di melone.

Pranzo
Un piatto di pasta con i pomodorini freschi o alle melanzane, oppure un piatto di risotto alle zucchine. Un’insalatona di lattuga con carote alla julienne e ravanelli. Una fetta d’ananas.

Cena
Un antipasto di crudité con carote, pomodori, ravanelli e finocchi oppure una vellutata di zucchine o un minestrone tradizionale misto. Un piatto di carne o pesce alla griglia con contorno di lattuga.
Due-tre fette di melone arancione o giallo oppure una macedonia con albicocche, uva, arance, frutti di bosco (anche surgelati), ciliegie.

Spuntini (a metà mattina e a merenda)
Uno yogurt magro o da bere, all’albicocca o ai frutti di bosco, oppure un centrifugato di carote, oppure un frullato di frutta rossa mista o una fetta d’ananas.
 

Cinque consigli per prevenire la cellulite

Pensiamoci adesso prima che arrivi la bella stagione e il momento della fatidica ''prova costume''

Con il freddo, si sa, la voglia di muoversi diminuisce. E magari ci si concede qualche peccatuccio di gola in più. Ecco, allora, che proprio nei mesi invernali, quando ci si pensa di meno, la cellulite può “consolidarsi”. Il professor Antonino Di Pietro, presidente fondatore dell’Isplad, la Società internazionale di dermatologia plastica, oncologica e rigenerativa, ci ha fornito cinque consigli per cominciare a combatterla ora.



Passeggia nel verde
Camminare per almeno tre chilometri al giorno (circa 30-40 minuti) ti permette di riattivare la circolazione a livello locale e di eliminare tossine e ritenzione idrica. Scegli però aree verdi, come parchi cittadini o percorsi in campagna. L’inquinamento tipicamente invernale, infatti, favorisce la formazione di radicali liberi che influiscono negativamente sulla microcircolazione a livello locale. Se puoi, concediti lunghe passeggiate al mare nel week-end: lo iodio presente nell’aria attiva il metabolismo e favorisce la circolazione.

A colazione argilla e mele
Ogni mattina, prima di colazione, bevi mezzo bicchiere d’acqua con un cucchiaio di argilla ventilata (si trova in erboristeria). Aggiungi poi alla tua colazione una mela: è un frutto di stagione con un’interessante azione diuretica. Si tratta di un’accoppiata vincente, ti aiuterà a drenare i liquidi in eccesso. Se la mela non ti piace, sostituiscila con l’ananas, ricco di bromelina, una sostanza diuretica e quindi drenante.

La cellulite dipende da come si cucina

Si chiamano 'Ages', advanced glycation end products, i nuovi responsabili della cellulite. Sono sostanze tossiche che si formano a seconda della cottura degli alimenti e che provocano danni ai tessuti connettivi. Se ne è discusso a Roma, in occasione del 34esimo congresso nazionale della Società italiana di medicina estetica. La pastasciutta è ricca di Ages, così come lo sono la crosta del pane bianco, la carne cotta arrosto e il latte U.H.T o fresco bollito, i dolci cotti al forno, le bevande light e i dolcificanti. Alimenti poveri di Ages sono invece i vegetali, il latte fresco pastorizzato, tutti i cibi cotti a vapore o a fuoco lento. 


Spiega Pier Luigi Rossi, docente di scienza dell'alimentazione e medicina preventiva all'Università di Bologna: ''Sottovalutiamo l'inquinamento da Ages contenuti nei cibi che si mangiano ogni giorno e che dipendono dalla manipolazione e la tecnologia di produzione industriale, oltre che ad alcuni metodi di cottura casalinga. Si tratta invece di composti molecolari aggressivi che agiscono sui recettori delle membrane cellulari dei fibroblasti, le cellule della pelle, sul collagene e sugli adipociti alterando il tessuto connettivo, il sistema venoso, arterioso e linfatico. Sono i prodotti finali dei processi di glicazione, dovuti all'unione del glucosio con il collagene che rendono i tessuti rigidi e fragili. Non è possibile azzerare l'introito di Ages, ma è possibile ridurlo seguendo una dieta a basso contenuto di zuccheri, privilegiando cibi crudi o cotti al vapore, riducendo il consumo di bevande zuccherate e cibi industriali'' conclude Rossi. ''Le scelte alimentari contribuiscono alla distribuzione del grasso in alcune aree del corpo e influenzano la struttura stessa dei tessuti, modificando la dieta si incide direttamente sulla qualità della pelle'' sottolinea Emanuele Bartoletti, chirurgo plastico e presidente del congresso di Roma dove i medici fanno il punto sulle terapie anticellulite.

mercoledì 30 gennaio 2013

CELLULITE, SCOPERTA LA CAUSA: SI BATTE CON UNA DIETA ACIDA

cellulite, dieta, medicina, adiposo, insufficienza, tessuti, alcalinizzantiNUOVA DIETA Tra le novità terapeutiche c'è la dieta acidificante, iperproteica, ipoglucidica e alcalinizzante, da fare per almeno un mese, messa a punto da Pier Antonio Bacci, docente di medicina estetica all'università di Siena, che spiega: «I primi due-tre giorni sono a base di frullati di frutta o di verdura; seguiti da 5-6 giorni di alimentazione senza glutine; poi si ricomincia a mangiare per 15-20 giorni carboidrati a pranzo e proteine la sera, mantenendo la proporzione di 60% alimenti alcalinizzanti (frutta, verdura e legumi) e 40% di acidificanti (carne, dolci, carboidrati). Alla dieta si associa l'assunzione di bustine di bicarbonato di sodio, potassio e magnesio per ridurre ulteriormente l'acidità dei tessuti. Infine è necessario bere 2 litri di acqua al giorno, acidula durante i pasti e a pH verso l'alcalinità (sopra 5,8-6) lontano dai pasti. Gli alimenti alcalinizzanti permettono di depurare l'organismo e ridurre l'infiammazione del tessuto adiposo». Fra le nuove terapie anticellulite presentate al congresso romano molte prendono spunto dalla medicina sportiva: magnetoterapia, tecarterapia, radiofrequenza, laser e infrarossi ad azione antinfiammatoria e contro la fibrosi dei tessuti. Infine i massaggi manuali e meccanici: linfodrenaggio ed endermologie, mesoterapia e carbossiterapia per trattare le fasi avanzate di cellulite dolorosa, ridurre l'edema e l'insufficienza venosa associati alle forme gravi.Scoperta l'origine della cellulite cambiano le cure. Non è l'insufficienza del sistema venoso la principale causa ma il tessuto adiposo. La notizia, annunciata al convegno nazionale della società italiana di medicina estetica in corso a Roma cambia le strategie di cura per 24 milioni di italiane che ne soffrono a partire dai 13 anni di età. «Se fino ad oggi ci si è concentrati su terapie contro l'insufficienza venosa, nuove ricerche italiane e internazionali dimostrano invece come e quanto sia coinvolto il tessuto adiposo che, fin dalle prime fasi di comparsa della cellulite, agisce come un organo endocrino, infiamma i tessuti innescando processi fibrotici che con gli anni portano ad un peggioramento irreversibile dello stato» spiega Emanuele Bartoletti, segretario della Società italiana di medicina estetica.

sabato 5 gennaio 2013

Sciroppo d’ acero, dolcificante naturale, contro i chili in più

Il succo ottenuto dalla linfa di questa pianta dei boschi accelera lo smaltimento delle tossine ingrassanti e regola la glicemia.
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Lo sciroppo d’acero è un liquido ambrato ottenuto bollendo la linfa dell’acero di zucchero raccolta in Canada e negli Stati Uniti. Questo dolcificante naturale contiene molte sostanze benefiche per la salute e per la linea, tra cui acido malico, potassio, calcio, ferro, vitamine e composti fenolici. Noto per le sue proprietà depurative, lo sciroppo d’acero è prezioso sia in caso di stipsi (per migliorare il transito intestinale e sgonfiare l’addome) sia in caso di colite.

Lo sciroppo d’acero può essere considerato un dolcificante ipocalorico, perchè apporta circa 250 kcal ogni 100 grammi (mentre lo zucchero bianco ne apporta circa 390 per etto) ed è consigliato ai diabetici e all’interno dei regimi alimentari dimagranti. Uno studio condotto presso l’Università del Rhode Island e pubblicato sul Journal of Functional Foods ha individuato inoltre nello sciroppo d’acero un rimedio per migliorare la digestione dei carboidrati, con effetti positivi nella gestione del diabete di tipo 2.
Lo sciroppo d’acero per prevenire la cellulite
Abituati a usare lo sciroppo d’acero come dolcificante al posto dello zucchero; inoltre, prova a scioglierne un cucchiaino in un bicchiere d’acqua insieme a del succo di limone: questa bevanda assunta al mattino per almeno un mese ti aiuta a depurarti dalle tossine metaboliche, prevenendo la formazione di cellulite. In più consuma a colazione o a merenda i muffin ai mirtilli, dolcificati con lo sciroppo d’acero, che ti proponiamo, fai scorta di fibre sgonfianti e grassi buoni.
Ricetta Muffin ai mirtilli (per 7-8 muffin)
In una terrina miscela mezza tazza di latte di soia (o di riso), 60 ml (circa 1/3 di tazza) di olio di mais, 4 cucchiai di sciroppo di acero e un cucchiaio d’aceto di mele; unisci al composto, versandoli a pioggia e mescolando continuamente con una frusta, 2 tazze di farina integrale, mezza bustina di lievito per dolci e un pizzico di sale; incorpora infine 100 g di mirtilli e versa l’impasto in stampini fondi e stretti precedentemente unti. Metti in forno caldo a 190°C per 35-40 minuti.

Cereali anti cuscinetti



Questo mese, le situazioni di “blocco” che favoriscono la formazione della cellulite (rallentamento della microcircolazione periferica, diminuzione della sintesi delle proteine e minore rinnovamento dei tessuti) si combattono con alleati naturali “densi” di energia, che neutralizzano la tendenza alla stasi, rinforzano i tessuti e di nutrono il corpo e la pelle con le sostanze giuste per prepararsi alla primavera…

Uno scrigno di proteine tonificanti

Cominciamo col seguire per un mese un menu anti cellulite a base di cereali, nei cui semi troviamo un concentrato di virtù alleate della forma.  Quali? Il riso, l’avena e il grano saraceno, la cui energia, metabolizzata dall’organismo senza lasciare residui tossici che rischiano col tempo di trasformarsi in adipe, stimola i sistemi del ricambio (circolatorio, digerente e urinario). Come vanno consumati i cereali? Devono essere integrali, e si gustano sotto forma di chicchi, farine ed estratti, con l’aggiunta di erbe aromatiche e spezie che stimolano i processi bruciagrassi e dinamizzano la circolazione; inoltre i cereali si usano anche come cosmetici, per migliorare la microcircolazione, neutralizzare i ristagni, per proteggere e disinfiammare i tessuti.

Lo scrub all’avena stimola metabolismo e rinnovamento cellulare

L’avena contiene un’ottima percentuale di proteine di alto valore biologico, apporta molte fibre ed è ricca di potassio e di vitamine del gruppo B, vari oligoelementi e di avenina, con effetto tonificante e riequilibrante del sistema nervoso. L’avena aumenta la produzione di calore corporeo e brucia il grasso sottocutaneo, stimola la diuresi e l’intestino lento. Si consuma in chicchi o in fiocchi, meglio la mattina a colazione.

Come fare: Mescola 4 cucchiai di farina di avena integrale, un cucchiaio di farina di mandorle, un vasetto di yogurt e 2 gocce di olio essenziale di limone. Massaggia il corpo col composto per 10 minuti e risciacqua con acqua tiepida.

Il bagno al riso combatte e previene il ristagno dei  liquidi

Il riso contiene poco sodio, pochi grassi, molte vitamine (specie del gruppo B; rassodanti) e minerali preziosi come potassio, magnesio, selenio e fosforo. Favorisce la regolarizzazione intestinale ed esercita un’azione protettiva sui reni. Per il consumo alimentare, scegli quello integrale: è più ricco di nutrienti e l’alto contenuto di potassio e il bassissimo contenuto di sodio accelerano il drenaggio dei liquidi in eccesso.

Come fare: in un negozio di cibi orientali procurati del vino di riso giapponese (il sakè) e versane nella vasca piena d’acqua calda un bicchierino con 2 gocce di oli odi zenzero (anti ritenzione); stai immersa 15 minuti.

La pelle perde tono? Mangia e massaggia il grano saraceno

Anche il grano saraceno, da gustare lessato con un filo d’olio (magari di riso) è ricco di ferro, magnesio, calcio, vitamine B ed E. Contiene proteine di alto valore biologico e flavonoidi che migliorano la microcircolazione e diminuiscono la ritenzione. Non favorisce i gonfiori addominali, non contiene glutine ed è un valido sostituto del grano in caso di intolleranza. Gli estratti di grano saraceno, applicati esternamente, aiutano a rivitalizzare le funzioni della pelle, con un ottimo effetto-lifiting.

Per offrire alla pelle un “nuovo respiro”



 I “bagni” d’aria e di luce e gli integratori a base di clorofilla ravvivano il metabolismo dei tessuti e drenano liquidi e scorie. 
È primavera, l’aria è carica di ossigeno e le piante sono in piena vegetazione. Scatta la voglia di far respirare, insieme ala natura, ogni singola cellula del nostro corpo e di liberarci di tutto ciò che non ci consente di sentirci bene nella nostra pelle, come ritenzione idrica, accumuli adiposi e cellulite. È necessario allora approfittare dell’energia della natura per fare il pieno di ossigeno, l’elemento che rappresenta il principale “carburante” dei nostri tessuti. Fattori diversi (cattiva alimentazione, stasi della circolazione, inquinamento, fumo, stress, sedentarietà) possono concorrere a limitarne l’apporto predisponendoci all’accumulo di tossine e alla formazione di cellulite.
Per offrire alla pelle un “nuovo respiro” e migliorarne sensibilmente l’aspetto, la natura ci mette a disposizione ciò che ha di più prezioso: il suo “sangue vitale”, la clorofilla, contenuta in abbondanza nelle verdure a foglia verde ma soprattutto nell’erba di grano, protagonisti dei trattamenti di questa stagione.

La prima mossa: fai il pieno di clorofilla e ti depuri
La clorofilla ha una struttura chimica simile a quella dell’emoglobina (con la sola differenza di un atomo: magnesio anziché ferro) e migliora l’ossigenazione sanguigna. Mangia 2 volte al giorno vegetali a foglia verde scuro, (spinaci, erbette, tarassaco, catalogna, barba di frate) o succo di erba di grano: aiuti l’organismo a spazzare via tossine e liquidi in eccesso, ripulisci il fegato, rivitalizzi la circolazione e potenzi la funzionalità intestinale, sentendoti subito più leggera.

La mattina, bevi l’erba di grano
Il succo di erba di grano contiene clorofilla (circa il 70%!) ed elementi dalle proprietà depurative e antiossidanti come fibre, proteine, enzimi, aminoacidi, oligoelementi e minerali (ferro, calcio, potassio, magnesio, zinco), e vitamine (A, C, B12 ed E) che partecipano alla purificazione del sangue, al miglioramento dei processi digestivi, alla disintossicazione cellulare e al drenaggio del sistema linfatico. Il succo di erba di grano è reperibile in commercio liofilizzato in capsule o polvere, da sciogliere in acqua naturale (un cucchiaino per bicchiere) e da bere ogni mattina.

Il gommage che rende elastici i tessuti
Oltre all’assunzione della clorofilla tramite il succo di erba di grano o i vegetali verde scuro, da assumere per un mese, intervieni con gli integratori che riattivano la circolazione e soprattutto con una pulizia profonda e quotidiana degli strati esterni della pelle: ti aiuta il gommage ossigenante e rivitalizzante che, fra l’altro, ti prepara anche all’abbronzatura.

La seconda mossa: pulire la pelle per “compattarla”
La pelle respira: viene rifornita di ossigeno all’interno (grazie ai capillari) e dall’esterno (tramite l’ossigeno captato nell’aria). Per una migliore ossigenazione della pelle è importante prendersi cura dell’elasticità dei vasi sanguigni e in questo senso sono utili alcune erbe come ippocastano e mirtillo, da assumere come integratori. Altrettanto importante è liberare la pelle dalle cellule morte che non le consentono di respirare, facendo uno scrub.

Lo scrub che toglie le impurità
Dopo aver inumidito la pelle, esegui ogni sera uno scrub ossigenante preparato con 6 cucchiai di bicarbonato di sodio e 2 cucchiai di acqua di amamelide: infatti, rimuovendo la cellule morte, lo strato corneo della pelle si rigenera più velocemente e viene stimolato a produrre cellule più “vitali”.
Perché funziona: Il bicarbonato di sodio è un sale alcalino che si presenta sotto forma di piccoli cristalli ed è capace di esfoliare delicatamente la pelle e di regolare il suo pH quando diventa troppo acido, mentre l’acqua di amamelide migliora la microcircolazione della pelle.
Come fare: Dopo aver applicato accuratamente la miscela con delicati movimenti circolari, soffermandoti sui punti critici per stimolarne meglio la microcircolazione, risciacquati accuratamente.

Bendaggi drenanti contro la cellulite localizzata

Complice la dieta ipercalorica autunnale, a novembre sei di nuovo alle prese con il fastidioso grasso localizzato. Questo mese voglio quindi affrontare il problema del cosiddetto “adipe localizzato” ovvero di quei chili in più che si depositano di preferenza in alcune aree corporee, prima di tutto il gluteo, e a volte anche su pancia e cosce, e che spesso si accompagna a ritenzione e cellulite. I trattamenti, che puoi effettuare a casa tua senza difficoltà, sfruttano l’efficacia di estratti naturali vegetali e l’effetto freddo- caldo ottenuto con ghiaccio e getti d’acqua calda. Le applicazioni fredde e calde ripetute a breve distanza stimolano i vasi sanguigni dei tessuti trattati, riattivando la circolazione e riducendo così i depositi di ritenzione e cellulite. 
Esistono una miriade di trattamenti per ridurre la cellulite ma l’esperienza dimostra che, spesso, quando si integrano più terapie, il risultato è migliore. Gli impacchi drenanti consistono nell’applicare una crema anticellulite o un impacco sulla zona interessata e successivamente avvolta con cellophane o in bende specifiche. Gli impacchi possono dare risultati nella riduzione dei liquidi in eccesso e delle tossine “incastrate” tra le cellule adipose.
I BENDAGGI DRENANTI
Ci sono diverse sostanze e trattamenti che si possono utilizzare per fare dei bendaggi drenanti di successo ma, in genere, è bene farsi consigliare dagli specialisti sui prodotti più innovativi e utili. Il bendaggio avviene in diverse fasi e varia a seconda che si applichi la crema con il cellophane o una vera e propria bendatura con garze di cotone. L’estetista o l’erborista insieme a un farmacista esperto dovrebbero valutare il grado di cellulite ed adipe in ogni singolo caso.
Ad ogni modo, un trattamento di bendaggio anticellulite dovrebbe durare almeno 2 mesi ed essere eseguito per 2 – 3 volte alla settimana. Le bende devono essere tenute tra 45 minuti e un’ora e dopo il bendaggio è bene fare un lieve ma profondo massaggio sulle zone trattate. Allo stesso modo, la pelle dovrebbe essere preparata almeno qualche ora prima con un buono scrub. Per un trattamento più completo ed efficace si può ricorrere al body wrap in un centro termale. Ci sono bendaggi che durano diverse ore e, in questi casi, può essere utile applicare le bende o la pellicola trasparente per tutta la notte. Ovviamente prima di fare una qualsiasi operazione di bendaggio estremo è meglio consultare un erborista.

SOSTANZE ED EFFICACIA DEI BENDAGGI ANTICELLULITE
L’efficacia dei bendaggi drenanti è dovuta sia alla “tecnica di iniezione” delle sostanze all’interno della pelle, sia al tipo di sostanze contenute nei trattamenti che si vanno ad applicare. Ecco perché è bene conoscere gli effetti che le varie sostanze hanno sul corpo e sull’adipe per migliorare l’effetto di questa tecnica.
Prima di tutto bisogna dire che un buon trattamento anticellulite è davvero efficace se ad esso si integra l’assunzione di acqua e di sostanze drenanti. Inoltre, la cellulite va combattuta con il movimento e quindi con almeno una camminata quotidiana di almeno 30 minuti.
• Altri alimenti con l’ananas, il thé verde o le verdure aiutano ad eliminare le tossine mentre il bendaggio drenante ne stimola lo scarico. I sali del Mar Morto sono una delle sostanze principali usate negli impacchi anticellulite: essi hanno la funzione di stimolare il drenaggio.
• La Betulla aiuta a bruciare i grassi
• Le alghe e i fanghi hanno un’azione liporiducente

BENDAGGI FREDDI E CALDI
I bendaggi freddi sono bendaggi con azione riducente. Essi sono vasocostrittori, ossia contrastano la vasodilatazione e sono utilizzati principalmente per ridurre il gonfiore e la pesantezza degli arti inferiori. Migliorano il sistema circolatorio, linfatico e il metabolismo delle cellule adipose. Sono utilizzati, inoltre, come rassodanti.
I bendaggi caldi, invece, sono vasodilatatori e aumentano il calore corporeo e stimolano la circolazione periferica. In questo modo, i tessuti adiposi vengono stimolati assieme al metabolismo dei grassi con conseguenti effetti disintossicanti più che riducenti, come invece avviene nei bendaggi freddi.

BENDAGGI FAI DA TE
1) Le bende o il cellophane vanno applicate su tutta la parte da trattare e con estrema cura. Se si applicano sulla gamba, è bene bendare tutto partendo dalla caviglia fino a sopra la coscia
2) Le bende non devono comprimere ma essere applicate con morbidezza e favorire la circolazione sanguigna
3) Chi ha le vene varicose deve evitare di applicare il bendaggio sulle zone implicate oltre a dover chiedere all’estetista quale prodotto è meglio utilizzare anche per il massaggio senza bendaggio
4) La zona dell’inguine deve essere protetta per non permettere alla crema di contaminare le parti genitali
5) È bene eseguire il trattamento stando riposati e rilassati: la migliore posizione per drenare e sgonfiare le gambe è quella da stesi e tenendo le gambe un po’ sollevate dal piano di appoggio del corpo. Un leggero rialzamento del piede e del polpaccio riattiva la circolazione e aiuta l’ossigeno a bruciare i grassi.

Prevenire la cellulite a tavola

La lotta contro la tanto odiata e diffusa cellulite inizia innanzitutto a tavola, seguendo alcuni piccoli ma utilissimi accorgimenti. Ecco un elenco dei più importanti:

  • Diminuire la quantità di sale, perché accresce la ritenzione idrica, una tra le principali cause della formazione di cellulite;

  •   Bere almeno due litri di acqua al giorno;

Inserire nella propria dieta il consumo di frutti di bosco (mirtilli, more e ribes) poiché riattivano la circolazione locale, favorendo lo smaltimento delle tossine. Vanno inoltre aggiunti alimenti come ananas, ciliegie e lattuga. Avendo una leggera azione diuretica, questi cibi aiutano infatti a eliminare i liquidi e a sgonfiarsi.
Per ottenere buoni risultati, questi accorgimenti vanno naturalmente accompagnati da uno stile di vita sano, che include, prima di ogni altra cosa, un'adeguata attività motoria. Chi non ama praticare sport, deve almeno dedicarsi a una camminata al giorno. L'ideale è percorrere due o tre chilometri a passo anche non sostenuto, esercizio che consente di riattivare la circolazione.

Va inoltre ricordato che non si devono indossare abiti eccessivamente attillati, soprattutto nella regione inguinale, per non compromettere il ritorno venoso, così come è bene eliminare l'abitudine al fumo, perché indurisce i vasi sanguigni e distrugge la loro elasticità. Per questo si crea una stasi venosa e una diminuita ossigenazione dei tessuti con sofferenza del tessuto adiposo.

CELLULITE, SCOPERTA LA CAUSA: SI BATTE CON UNA DIETA ACIDA

Scoperta l'origine della cellulite cambiano le cure. Non è l'insufficienza del sistema venoso la principale causa ma il tessuto adiposo. La notizia, annunciata al convegno nazionale della società italiana di medicina estetica in corso a Roma cambia le strategie di cura per 24 milioni di italiane che ne soffrono a partire dai 13 anni di età. «Se fino ad oggi ci si è concentrati su terapie contro l'insufficienza venosa, nuove ricerche italiane e internazionali dimostrano invece come e quanto sia coinvolto il tessuto adiposo che, fin dalle prime fasi di comparsa della cellulite, agisce come un organo endocrino, infiamma i tessuti innescando processi fibrotici che con gli anni portano ad un peggioramento irreversibile dello stato» spiega Emanuele Bartoletti, segretario della Società italiana di medicina estetica.
cellulite, dieta, medicina, adiposo, insufficienza, tessuti, alcalinizzantiNUOVA DIETA Tra le novità terapeutiche c'è la dieta acidificante, iperproteica, ipoglucidica e alcalinizzante, da fare per almeno un mese, messa a punto da Pier Antonio Bacci, docente di medicina estetica all'università di Siena, che spiega: «I primi due-tre giorni sono a base di frullati di frutta o di verdura; seguiti da 5-6 giorni di alimentazione senza glutine; poi si ricomincia a mangiare per 15-20 giorni carboidrati a pranzo e proteine la sera, mantenendo la proporzione di 60% alimenti alcalinizzanti (frutta, verdura e legumi) e 40% di acidificanti (carne, dolci, carboidrati). Alla dieta si associa l'assunzione di bustine di bicarbonato di sodio, potassio e magnesio per ridurre ulteriormente l'acidità dei tessuti. Infine è necessario bere 2 litri di acqua al giorno, acidula durante i pasti e a pH verso l'alcalinità (sopra 5,8-6) lontano dai pasti. Gli alimenti alcalinizzanti permettono di depurare l'organismo e ridurre l'infiammazione del tessuto adiposo». Fra le nuove terapie anticellulite presentate al congresso romano molte prendono spunto dalla medicina sportiva: magnetoterapia, tecarterapia, radiofrequenza, laser e infrarossi ad azione antinfiammatoria e contro la fibrosi dei tessuti. Infine i massaggi manuali e meccanici: linfodrenaggio ed endermologie, mesoterapia e carbossiterapia per trattare le fasi avanzate di cellulite dolorosa, ridurre l'edema e l'insufficienza venosa associati alle forme gravi.

Consigli anticellulite

  1. Sistematina alla dieta: le persone affette da cellulite dovrebbero privilegiare gli alimenti proteici (carni bianche, pesce e legumi) a discapito di carboidrati e grassi al fine di migliorare il trofismo dei muscoli degli arti inferiori, che con la pressione dei vasi venosi e linfatici si oppongono al ristagno dei liquidi nelle aree interessate. Allo stesso scopo, riducendo l’apporto di sale da cucina ed aumentando quello di verdura e frutta ( su tutti ananas, pomodori e mirtilli).
  2. Un po’ di attività fisica: ginnastica per aumentare il tono e la funzione dei muscoli (in particolare quelli dell’arto inferiore e dei glutei), bicicletta, corsa leggera o lunghe camminate (per attivare il metabolismo) sono fondamentali nel trattamneto della cellulite.
  3. Migliorare lo stile di vita: insieme alla sedentarietà, altri fattori concorrono alla realizzazione degli inestetismi della cellulite. Questi sono il fumo, lo stress, alcool, pillola anticoncezionale, qualità del sonno sono alcuni dei punti critici da migliorare.

Trattamenti per combatte la cellulite

Che cos'è la Cellulite?

Detestata da tutte le donne, per alcune può rappresentare un’autentica ossessione, la cellulite è un processo infiammatorio del tessuto connettivo sottocutaneo. Il termine tecnico per identificare il problema della cellulite è Pannicolopatia Edemato-Fibrosclerotica (PEF).
E’ un inestetismo molto diffuso e si manifesta a seguito di stimoli ormonali e non va confusa con la semplice adiposità localizzata ovvero l’eccesso di massa grassa di chi è in sovrappeso.
Il processo può portare a necrosi estese dei tessuti, alla formazione di ascessi o a una generalizzazione dell’infezione a tutto l’organismo. Questo disturbo è chiamato ipertrofia, ovvero un aumento di volume delle cellule adipose. Generalmente deriva da un'infezione da streptococchi.

Come si manifesta la cellulite?

La cellulite si manifesta con arrossamento, tensione, dolenzia della cute, che si estendono attorno alla ferita, accompagnati da interessamento dei vasi sanguigni, dei linfatici e dei linfonodi regionali.

L'adiposità e la cellulite

L'adiposità si ditribuisce su tutto il corpo, mentre la cellulite si presenta in genere in sedi particolari, quali le cosce e i glutei e può apparire anche in soggetti che obesi non sono. L’adiposità solitamente può essere attenuata con una dieta appropriata, mentre la cellulite risente poco dei sacrifici a tavola.

Come si sviluppa la cellulite?

  1. Il primo stadio della malattia, fase edematosa, si manifesta a causa del ristagno dei liquidi che può provocare un’insufficiente funzionalità della microcircolazione sanguigna e linfatica. In queto stadio la Cellulite non è molto marcata tuttavia è possibile provare un senso di gonfiore e di pesantezza soprattutto agli arti inferiori. Stress, abuso di medicinali, fumo, cause ormonali, sedentarietà ma soprattutto cattiva alimentazione, possono rallentare la circolazione venosa e linfatica. Si comincia ad avvertire un senso di pesantezza alle gambe. A causa di questi problemi circolatori, al ristagno di liquidi nel tessuto e all’accumulo di grasso e acqua nelle cellule, compaiono degli edemi (gonfiori) localizzati soprattutto intorno alle caviglie, ai polpacci, alle gambe, alle cosce, alle braccia. I liquidi che fuoriescono dai vasi sanguigni provocano degli edemi. La pelle si trasforma perdendo la usuale tonicità ed elasticità proprio a causa di questi liquidi che ristagnano e di cui il corpo non riesce più a liberarsi. L'organismo non riesce a liberarsi dal momento che questa non è la loro sede naturale.
  2. Il secondo stadio si manifesta attraverso un peggioramento del tessuto adiposo, il quale diviene più duro e perde la caratteristica di morbidezza e luminosità, portando alla frequente manifestazione di crampi e formicolii. I tessuti adiposi tendono a distanziarsi tra loro e le cellule non riescono più ad espletare le loro normali funzioni metaboliche dal momento che i liquidi penetrano tra i tessuti. Le cellule adipose, intrappolate nei tessuti circostanti, si trasformano in noduli e si avvetono i sintomi di una cattiva ossigenazione: la pelle risulta spenta, si manifesta un'arrossamento cutaneo e la pelle stessa assume il cosiddetto aspetto “a buccia d'arancia”. Anche le fibre di collagene, le quali hanno la funzione di mantenere e sostenere i tessuti, degenerano. Prende vita un circolo vizioso: il sangue, proveniente dalle arterie, non riesce a circolare attraverso i tessuti e le tossine non possono essere smaltite e si accumulano.
  3. Nella terza fase, chiamata sclerotica, Il flusso sanguigno e quello linfatico subiscono un processo di rallentamento accentuato, il tessuto connettivo e i noduli aumentano di dimensione e risultano dolenti al tatto. La degenerazione è irreversibile. I capillari dilatati aumentano e compaiono ematomi dovuti alla fragilità capillare. La pelle appare disomogenea, appare il tipico aspetto "a materasso" e anche una leggera pressione provoca dolore.
  4. Nei casi più gravi si può arrivare addirittura alla quarta fase, con un peggioramento di tutti i sintomi e una grave insufficienza circolatoria.

Come prevenire la cellulite?

Numerosi sono i fattori corresponsabili della cellulite: la vita sedentaria, un abbigliamento particolarmente stretto che impedisce il corretto ritorno venoso, uno sport anaerobico che finisce per provocare un elevato accumulo di acido lattico (in grado di indurre un inadeguata ossigenazione muscolare), l’alimentazione squilibrata e ricca di fritti e alcool. La ricerca medica in questo campo ha fatto passi da gigante rendondo disponibili soluzioni mirate al problema della cellulite. Esistono svariati prodotti anticellulite per combattere questo disturbo. CC Buttocks Lifting Gel è un trattamento anticellulite che rende le gambe, i glutei e la vostra pelle molto più tonici e compatti. Mediante semplici applicazioni è possibile agire sui primi sintomi della cellulite e prevenire il propagarsi di questo fastidioso inestetismo.

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