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sabato 5 gennaio 2013

Menu per dimagrire senza dover patire la fame

Fino a che punto giova alla linea ridurre grassi e carboidrati e accontentarsi di porzioni ridotte e di pietanze scondite? Così facendo il metabolismo si blocca. Ecco come mantenerlo attivo con gusto.

Negli ultimi decenni, l’evoluzione tecnologica ha ridotto drasticamente il nostro fabbisogno di energia e dunque di calorie, sia per muoverci sia per mantenere caldo il corpo. Di questa energia,  fornitaci dai carboidrati e dai grassi  oggi ne serve molta meno rispetto a 30-40 anni fa,
Bisogna poi tener conto della riduzione del metabolismo a partire dai 25 anni. Questo significa che, a parità di attività fisica svolta, i consumi energetici si riducono gradualmente. Per comprendere le conseguenze che “peseranno” su una persona che non percepisce la graduale riduzione nel tempo del suo fabbisogno energetico è sufficiente ricordare che per ogni 100 calorie assunte quotidianamente in più rispetto alle necessità, il peso aumenta di 100 grammi la settimana e di 5 chili all’anno.

Troppe proteine ingrassano!
Il fabbisogno di carboidrati (in particolare di zucchero bianco e farine raffinate) e grassi (soprattutto animali, come il burro) in una donna di 40 anni non deve quindi essere eccessivo. Questo però non significa che si debba esagerare con gli alimenti proteici che vanno apportati nella giusta quantità (circa un grammo per ogni chilogrammo di peso ideale). Sarebbe utile a questo proposito tenere a disposizione delle tabelle con la composizione degli alimenti, per conoscere con precisione il contenuto proteico dei vari cibi. Un eccesso di proteine, infatti, può tradursi in iperuricemia, iperazotemia e in un affaticamento renale che provoca ristagni e rallentamenti metabolici.

Ecco il menu per dimagrire senza dover patire la fame

La strategia per evitare la percezione di vuoto gastrico provocato dall’assenza di pane e pasta condita, sta nella quotidiana assunzione di generose quantità di ortaggi di stagione (anche un chilo al giorno) e di frutta fresca (200-300 g al giorno). Ortaggi e frutta, oltre a garantire sazietà con poche calorie (mediamente 20 kcal per etto gli ortaggi; 40-50 kcal per 100 g di frutta) rispetto alle 340-350 di 100 g di cereali (pasta, riso, orzo ecc.) abbassano l’indice glicemico dei carboidrati grazie al loro contenuto di fibre e favoriscono la depurazione per l’apporto di antiossidanti, acqua, fibra e potassio. Analogamente la frutta offre infinite possibilità di preparare voluminosi dessert, sani, gradevoli, ipocalorici.

Per offrire alla pelle un “nuovo respiro”



 I “bagni” d’aria e di luce e gli integratori a base di clorofilla ravvivano il metabolismo dei tessuti e drenano liquidi e scorie. 
È primavera, l’aria è carica di ossigeno e le piante sono in piena vegetazione. Scatta la voglia di far respirare, insieme ala natura, ogni singola cellula del nostro corpo e di liberarci di tutto ciò che non ci consente di sentirci bene nella nostra pelle, come ritenzione idrica, accumuli adiposi e cellulite. È necessario allora approfittare dell’energia della natura per fare il pieno di ossigeno, l’elemento che rappresenta il principale “carburante” dei nostri tessuti. Fattori diversi (cattiva alimentazione, stasi della circolazione, inquinamento, fumo, stress, sedentarietà) possono concorrere a limitarne l’apporto predisponendoci all’accumulo di tossine e alla formazione di cellulite.
Per offrire alla pelle un “nuovo respiro” e migliorarne sensibilmente l’aspetto, la natura ci mette a disposizione ciò che ha di più prezioso: il suo “sangue vitale”, la clorofilla, contenuta in abbondanza nelle verdure a foglia verde ma soprattutto nell’erba di grano, protagonisti dei trattamenti di questa stagione.

La prima mossa: fai il pieno di clorofilla e ti depuri
La clorofilla ha una struttura chimica simile a quella dell’emoglobina (con la sola differenza di un atomo: magnesio anziché ferro) e migliora l’ossigenazione sanguigna. Mangia 2 volte al giorno vegetali a foglia verde scuro, (spinaci, erbette, tarassaco, catalogna, barba di frate) o succo di erba di grano: aiuti l’organismo a spazzare via tossine e liquidi in eccesso, ripulisci il fegato, rivitalizzi la circolazione e potenzi la funzionalità intestinale, sentendoti subito più leggera.

La mattina, bevi l’erba di grano
Il succo di erba di grano contiene clorofilla (circa il 70%!) ed elementi dalle proprietà depurative e antiossidanti come fibre, proteine, enzimi, aminoacidi, oligoelementi e minerali (ferro, calcio, potassio, magnesio, zinco), e vitamine (A, C, B12 ed E) che partecipano alla purificazione del sangue, al miglioramento dei processi digestivi, alla disintossicazione cellulare e al drenaggio del sistema linfatico. Il succo di erba di grano è reperibile in commercio liofilizzato in capsule o polvere, da sciogliere in acqua naturale (un cucchiaino per bicchiere) e da bere ogni mattina.

Il gommage che rende elastici i tessuti
Oltre all’assunzione della clorofilla tramite il succo di erba di grano o i vegetali verde scuro, da assumere per un mese, intervieni con gli integratori che riattivano la circolazione e soprattutto con una pulizia profonda e quotidiana degli strati esterni della pelle: ti aiuta il gommage ossigenante e rivitalizzante che, fra l’altro, ti prepara anche all’abbronzatura.

La seconda mossa: pulire la pelle per “compattarla”
La pelle respira: viene rifornita di ossigeno all’interno (grazie ai capillari) e dall’esterno (tramite l’ossigeno captato nell’aria). Per una migliore ossigenazione della pelle è importante prendersi cura dell’elasticità dei vasi sanguigni e in questo senso sono utili alcune erbe come ippocastano e mirtillo, da assumere come integratori. Altrettanto importante è liberare la pelle dalle cellule morte che non le consentono di respirare, facendo uno scrub.

Lo scrub che toglie le impurità
Dopo aver inumidito la pelle, esegui ogni sera uno scrub ossigenante preparato con 6 cucchiai di bicarbonato di sodio e 2 cucchiai di acqua di amamelide: infatti, rimuovendo la cellule morte, lo strato corneo della pelle si rigenera più velocemente e viene stimolato a produrre cellule più “vitali”.
Perché funziona: Il bicarbonato di sodio è un sale alcalino che si presenta sotto forma di piccoli cristalli ed è capace di esfoliare delicatamente la pelle e di regolare il suo pH quando diventa troppo acido, mentre l’acqua di amamelide migliora la microcircolazione della pelle.
Come fare: Dopo aver applicato accuratamente la miscela con delicati movimenti circolari, soffermandoti sui punti critici per stimolarne meglio la microcircolazione, risciacquati accuratamente.

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