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mercoledì 30 gennaio 2013

CELLULITE, SCOPERTA LA CAUSA: SI BATTE CON UNA DIETA ACIDA

cellulite, dieta, medicina, adiposo, insufficienza, tessuti, alcalinizzantiNUOVA DIETA Tra le novità terapeutiche c'è la dieta acidificante, iperproteica, ipoglucidica e alcalinizzante, da fare per almeno un mese, messa a punto da Pier Antonio Bacci, docente di medicina estetica all'università di Siena, che spiega: «I primi due-tre giorni sono a base di frullati di frutta o di verdura; seguiti da 5-6 giorni di alimentazione senza glutine; poi si ricomincia a mangiare per 15-20 giorni carboidrati a pranzo e proteine la sera, mantenendo la proporzione di 60% alimenti alcalinizzanti (frutta, verdura e legumi) e 40% di acidificanti (carne, dolci, carboidrati). Alla dieta si associa l'assunzione di bustine di bicarbonato di sodio, potassio e magnesio per ridurre ulteriormente l'acidità dei tessuti. Infine è necessario bere 2 litri di acqua al giorno, acidula durante i pasti e a pH verso l'alcalinità (sopra 5,8-6) lontano dai pasti. Gli alimenti alcalinizzanti permettono di depurare l'organismo e ridurre l'infiammazione del tessuto adiposo». Fra le nuove terapie anticellulite presentate al congresso romano molte prendono spunto dalla medicina sportiva: magnetoterapia, tecarterapia, radiofrequenza, laser e infrarossi ad azione antinfiammatoria e contro la fibrosi dei tessuti. Infine i massaggi manuali e meccanici: linfodrenaggio ed endermologie, mesoterapia e carbossiterapia per trattare le fasi avanzate di cellulite dolorosa, ridurre l'edema e l'insufficienza venosa associati alle forme gravi.Scoperta l'origine della cellulite cambiano le cure. Non è l'insufficienza del sistema venoso la principale causa ma il tessuto adiposo. La notizia, annunciata al convegno nazionale della società italiana di medicina estetica in corso a Roma cambia le strategie di cura per 24 milioni di italiane che ne soffrono a partire dai 13 anni di età. «Se fino ad oggi ci si è concentrati su terapie contro l'insufficienza venosa, nuove ricerche italiane e internazionali dimostrano invece come e quanto sia coinvolto il tessuto adiposo che, fin dalle prime fasi di comparsa della cellulite, agisce come un organo endocrino, infiamma i tessuti innescando processi fibrotici che con gli anni portano ad un peggioramento irreversibile dello stato» spiega Emanuele Bartoletti, segretario della Società italiana di medicina estetica.

sabato 5 gennaio 2013

CELLULITE, SCOPERTA LA CAUSA: SI BATTE CON UNA DIETA ACIDA

Scoperta l'origine della cellulite cambiano le cure. Non è l'insufficienza del sistema venoso la principale causa ma il tessuto adiposo. La notizia, annunciata al convegno nazionale della società italiana di medicina estetica in corso a Roma cambia le strategie di cura per 24 milioni di italiane che ne soffrono a partire dai 13 anni di età. «Se fino ad oggi ci si è concentrati su terapie contro l'insufficienza venosa, nuove ricerche italiane e internazionali dimostrano invece come e quanto sia coinvolto il tessuto adiposo che, fin dalle prime fasi di comparsa della cellulite, agisce come un organo endocrino, infiamma i tessuti innescando processi fibrotici che con gli anni portano ad un peggioramento irreversibile dello stato» spiega Emanuele Bartoletti, segretario della Società italiana di medicina estetica.
cellulite, dieta, medicina, adiposo, insufficienza, tessuti, alcalinizzantiNUOVA DIETA Tra le novità terapeutiche c'è la dieta acidificante, iperproteica, ipoglucidica e alcalinizzante, da fare per almeno un mese, messa a punto da Pier Antonio Bacci, docente di medicina estetica all'università di Siena, che spiega: «I primi due-tre giorni sono a base di frullati di frutta o di verdura; seguiti da 5-6 giorni di alimentazione senza glutine; poi si ricomincia a mangiare per 15-20 giorni carboidrati a pranzo e proteine la sera, mantenendo la proporzione di 60% alimenti alcalinizzanti (frutta, verdura e legumi) e 40% di acidificanti (carne, dolci, carboidrati). Alla dieta si associa l'assunzione di bustine di bicarbonato di sodio, potassio e magnesio per ridurre ulteriormente l'acidità dei tessuti. Infine è necessario bere 2 litri di acqua al giorno, acidula durante i pasti e a pH verso l'alcalinità (sopra 5,8-6) lontano dai pasti. Gli alimenti alcalinizzanti permettono di depurare l'organismo e ridurre l'infiammazione del tessuto adiposo». Fra le nuove terapie anticellulite presentate al congresso romano molte prendono spunto dalla medicina sportiva: magnetoterapia, tecarterapia, radiofrequenza, laser e infrarossi ad azione antinfiammatoria e contro la fibrosi dei tessuti. Infine i massaggi manuali e meccanici: linfodrenaggio ed endermologie, mesoterapia e carbossiterapia per trattare le fasi avanzate di cellulite dolorosa, ridurre l'edema e l'insufficienza venosa associati alle forme gravi.

Consigli anticellulite

  1. Sistematina alla dieta: le persone affette da cellulite dovrebbero privilegiare gli alimenti proteici (carni bianche, pesce e legumi) a discapito di carboidrati e grassi al fine di migliorare il trofismo dei muscoli degli arti inferiori, che con la pressione dei vasi venosi e linfatici si oppongono al ristagno dei liquidi nelle aree interessate. Allo stesso scopo, riducendo l’apporto di sale da cucina ed aumentando quello di verdura e frutta ( su tutti ananas, pomodori e mirtilli).
  2. Un po’ di attività fisica: ginnastica per aumentare il tono e la funzione dei muscoli (in particolare quelli dell’arto inferiore e dei glutei), bicicletta, corsa leggera o lunghe camminate (per attivare il metabolismo) sono fondamentali nel trattamneto della cellulite.
  3. Migliorare lo stile di vita: insieme alla sedentarietà, altri fattori concorrono alla realizzazione degli inestetismi della cellulite. Questi sono il fumo, lo stress, alcool, pillola anticoncezionale, qualità del sonno sono alcuni dei punti critici da migliorare.

Trattamenti per combatte la cellulite

Che cos'è la Cellulite?

Detestata da tutte le donne, per alcune può rappresentare un’autentica ossessione, la cellulite è un processo infiammatorio del tessuto connettivo sottocutaneo. Il termine tecnico per identificare il problema della cellulite è Pannicolopatia Edemato-Fibrosclerotica (PEF).
E’ un inestetismo molto diffuso e si manifesta a seguito di stimoli ormonali e non va confusa con la semplice adiposità localizzata ovvero l’eccesso di massa grassa di chi è in sovrappeso.
Il processo può portare a necrosi estese dei tessuti, alla formazione di ascessi o a una generalizzazione dell’infezione a tutto l’organismo. Questo disturbo è chiamato ipertrofia, ovvero un aumento di volume delle cellule adipose. Generalmente deriva da un'infezione da streptococchi.

Come si manifesta la cellulite?

La cellulite si manifesta con arrossamento, tensione, dolenzia della cute, che si estendono attorno alla ferita, accompagnati da interessamento dei vasi sanguigni, dei linfatici e dei linfonodi regionali.

L'adiposità e la cellulite

L'adiposità si ditribuisce su tutto il corpo, mentre la cellulite si presenta in genere in sedi particolari, quali le cosce e i glutei e può apparire anche in soggetti che obesi non sono. L’adiposità solitamente può essere attenuata con una dieta appropriata, mentre la cellulite risente poco dei sacrifici a tavola.

Come si sviluppa la cellulite?

  1. Il primo stadio della malattia, fase edematosa, si manifesta a causa del ristagno dei liquidi che può provocare un’insufficiente funzionalità della microcircolazione sanguigna e linfatica. In queto stadio la Cellulite non è molto marcata tuttavia è possibile provare un senso di gonfiore e di pesantezza soprattutto agli arti inferiori. Stress, abuso di medicinali, fumo, cause ormonali, sedentarietà ma soprattutto cattiva alimentazione, possono rallentare la circolazione venosa e linfatica. Si comincia ad avvertire un senso di pesantezza alle gambe. A causa di questi problemi circolatori, al ristagno di liquidi nel tessuto e all’accumulo di grasso e acqua nelle cellule, compaiono degli edemi (gonfiori) localizzati soprattutto intorno alle caviglie, ai polpacci, alle gambe, alle cosce, alle braccia. I liquidi che fuoriescono dai vasi sanguigni provocano degli edemi. La pelle si trasforma perdendo la usuale tonicità ed elasticità proprio a causa di questi liquidi che ristagnano e di cui il corpo non riesce più a liberarsi. L'organismo non riesce a liberarsi dal momento che questa non è la loro sede naturale.
  2. Il secondo stadio si manifesta attraverso un peggioramento del tessuto adiposo, il quale diviene più duro e perde la caratteristica di morbidezza e luminosità, portando alla frequente manifestazione di crampi e formicolii. I tessuti adiposi tendono a distanziarsi tra loro e le cellule non riescono più ad espletare le loro normali funzioni metaboliche dal momento che i liquidi penetrano tra i tessuti. Le cellule adipose, intrappolate nei tessuti circostanti, si trasformano in noduli e si avvetono i sintomi di una cattiva ossigenazione: la pelle risulta spenta, si manifesta un'arrossamento cutaneo e la pelle stessa assume il cosiddetto aspetto “a buccia d'arancia”. Anche le fibre di collagene, le quali hanno la funzione di mantenere e sostenere i tessuti, degenerano. Prende vita un circolo vizioso: il sangue, proveniente dalle arterie, non riesce a circolare attraverso i tessuti e le tossine non possono essere smaltite e si accumulano.
  3. Nella terza fase, chiamata sclerotica, Il flusso sanguigno e quello linfatico subiscono un processo di rallentamento accentuato, il tessuto connettivo e i noduli aumentano di dimensione e risultano dolenti al tatto. La degenerazione è irreversibile. I capillari dilatati aumentano e compaiono ematomi dovuti alla fragilità capillare. La pelle appare disomogenea, appare il tipico aspetto "a materasso" e anche una leggera pressione provoca dolore.
  4. Nei casi più gravi si può arrivare addirittura alla quarta fase, con un peggioramento di tutti i sintomi e una grave insufficienza circolatoria.

Come prevenire la cellulite?

Numerosi sono i fattori corresponsabili della cellulite: la vita sedentaria, un abbigliamento particolarmente stretto che impedisce il corretto ritorno venoso, uno sport anaerobico che finisce per provocare un elevato accumulo di acido lattico (in grado di indurre un inadeguata ossigenazione muscolare), l’alimentazione squilibrata e ricca di fritti e alcool. La ricerca medica in questo campo ha fatto passi da gigante rendondo disponibili soluzioni mirate al problema della cellulite. Esistono svariati prodotti anticellulite per combattere questo disturbo. CC Buttocks Lifting Gel è un trattamento anticellulite che rende le gambe, i glutei e la vostra pelle molto più tonici e compatti. Mediante semplici applicazioni è possibile agire sui primi sintomi della cellulite e prevenire il propagarsi di questo fastidioso inestetismo.

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