Una Miss Italia per 12 mesi.
Giusy Buscemi, Miss Italia in carica, è la protagonista del Calendario 2013 di Miss Italia intitolato Stile di donne. Stili di vita e firmato da Claudio Porcarelli.
Presentato oggi a Roma, il calendario, infatti, mostra, in una serie di clic, dal languido all’aggressivo, tante personalità femminili, a spasso tra epoche e look alla moda, in un viaggio temporale dagli anni ’40 ad oggi.
E tutte quelle donne hanno il volto della Buscemi, che interpreta il suo ruolo di modella in modo ironico. Sfilano gli abiti, le linee fashion e lo stile di alcune icone del Made in Italy e della Moda internazionale, dalle Sorelle Fontana, a Chanel, a Dior, Paco Rabanne, Versace, Mary Quant, Yves Saint Laurent; e poi, il colore e la leggerezza delle figlie dei fiori degli anni '70, la linearità e il modernismo di Giorgio Armani e il romanticismo di Valentino, fino alla blogger rap della contemporaneità.
Le testimonianze di dive storiche e di giornaliste arricchiscono il percorso per immagini: così si susseguono le voci di Silvana Pampanini (Miss Italia '46), Elsa Martinelli, Micol Fontana e Lorella Cuccarini. Ma anche di Laura Laurenzi, Barbara Palombelli, Laura Delli Colli, Monica Curetti, Cinzia Malvini, Brunella Tocci ecc.
«L'album ripercorre un cammino sociale tutto al femminile» spiega Patrizia Mirigliani, patron del concorso di bellezza «Questa rassegna di foto e di testi non è un calendario di moda, anche se vi compaiono creazioni di famosi stilisti che hanno contraddistinto le loro epoche, ma è una testimonianza dell'evoluzione delle donne nei decenni che abbiamo alle spalle, un'evoluzione raggiunta con stile, lo stile raro, unico, delle donne, e che ha segnato passo passo il loro cammino. Stile nella moda, certo, ma anche stile di vita, nei diritti pretesi e raggiunti, negli esempi offerti. È l'immagine, la filosofia stessa di Miss Italia, il concorso che ha il proprio modo di porsi, il proprio modo di essere. Abbiamo voluto ricordare - conclude la patron del concorso - e far rivivere gli anni della femme fatale, della donna pin up, dalle curve generose, immagine di abbondanza e prosperità post bellica. E, ancora, il decennio del femminismo, delle lotte per il raggiungimento delle pari opportunità e di una posizione sociale non più subordinata, come era nel modello patriarcale».
Giusy Buscemi, Miss Italia in carica, è la protagonista del Calendario 2013 di Miss Italia intitolato Stile di donne. Stili di vita e firmato da Claudio Porcarelli.
Presentato oggi a Roma, il calendario, infatti, mostra, in una serie di clic, dal languido all’aggressivo, tante personalità femminili, a spasso tra epoche e look alla moda, in un viaggio temporale dagli anni ’40 ad oggi.
E tutte quelle donne hanno il volto della Buscemi, che interpreta il suo ruolo di modella in modo ironico. Sfilano gli abiti, le linee fashion e lo stile di alcune icone del Made in Italy e della Moda internazionale, dalle Sorelle Fontana, a Chanel, a Dior, Paco Rabanne, Versace, Mary Quant, Yves Saint Laurent; e poi, il colore e la leggerezza delle figlie dei fiori degli anni '70, la linearità e il modernismo di Giorgio Armani e il romanticismo di Valentino, fino alla blogger rap della contemporaneità.
Le testimonianze di dive storiche e di giornaliste arricchiscono il percorso per immagini: così si susseguono le voci di Silvana Pampanini (Miss Italia '46), Elsa Martinelli, Micol Fontana e Lorella Cuccarini. Ma anche di Laura Laurenzi, Barbara Palombelli, Laura Delli Colli, Monica Curetti, Cinzia Malvini, Brunella Tocci ecc.
«L'album ripercorre un cammino sociale tutto al femminile» spiega Patrizia Mirigliani, patron del concorso di bellezza «Questa rassegna di foto e di testi non è un calendario di moda, anche se vi compaiono creazioni di famosi stilisti che hanno contraddistinto le loro epoche, ma è una testimonianza dell'evoluzione delle donne nei decenni che abbiamo alle spalle, un'evoluzione raggiunta con stile, lo stile raro, unico, delle donne, e che ha segnato passo passo il loro cammino. Stile nella moda, certo, ma anche stile di vita, nei diritti pretesi e raggiunti, negli esempi offerti. È l'immagine, la filosofia stessa di Miss Italia, il concorso che ha il proprio modo di porsi, il proprio modo di essere. Abbiamo voluto ricordare - conclude la patron del concorso - e far rivivere gli anni della femme fatale, della donna pin up, dalle curve generose, immagine di abbondanza e prosperità post bellica. E, ancora, il decennio del femminismo, delle lotte per il raggiungimento delle pari opportunità e di una posizione sociale non più subordinata, come era nel modello patriarcale».