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mercoledì 2 gennaio 2013

Il biberon senza problemi primi sei mesi di vita

L' allattamento artifi­ciale puo suscitare un po' di appren­sione: di cosa avrò bisogno, quale latte sceglierò
e quanto dovrò darne al mio bambino? Se vuoi optare da subito per questa scelta, o se desideri smettere di allattare al seno, ti possiamo dare una mano. Sappiamo tutti che l'allattamento al seno è la scelta migliore, per i neonati.
Prima dei 12 mesi, l'unico latte adatto ai bambini è quel­lo materno o quello artificiale. Il latte materno è senz'altro il miglior nutrimento, ma ora anche i vari tipi di latte artificiale sono molto simili al latte materno. Ricavato dal latte vaccino, il latte in polvere subisce delle profonde modi­fiche, affinché contenga tutti i nutrienti di cui necessita il tuo bimbo e non comprenda anche quegli ingredienti che potrebbero risultare di difficile digestione al piccolo.


Attenzione alla dieta e allo stress

Lo stress, gli eccitanti, il digiuno diminui­scono l'irrorazione sanguigna della ghian­dola mammaria, cosa che implica un abbas­samento dell'apporto d'ossigeno, glucosio, grassi e proteine, con la diminuzione della
secrezione di latte. e la dimensione del seno .Non influisce sulla quantità di latte, poiché dipende più dal grasso che dalla dimensio­ne ghiandolare e la quantità, a ritmo d'orologio .
La secrezione del latte subisce variazioni: dipende dai giorni e dal momento della giornata. Diminuisce di sera, per la stan­chezza, ma non per questo devi pensare che il latte stia finendo e prodotti tossici no, proteine si.
Sostanze stimolanti, tossiche e medici­nali possono passare nel latte, per cui è bene seguire una dieta ricca di verdure, proteine e frutta; è meglio evitare il caffè, il tabacco e le medicine e sapore del latte.
I condimenti forti, i carciofi, gli asparagi, la cipolla, l'aglio, i broccoli, il cavolo ed il cavolfiore danno al latte un cattivo sapo­re che può indurre il bambino a rifiutarlo e ostegno ultrafermo .
Trova un reggiseno di fibra naturale (in cotone), comodo, con spalline larghe e che non sia stretto né sul torace, né sulla schiena: deve sostenere il seno senza comprimerlo.
Il bebè può essere allattato al seno subito dopo il parto. Se si inizia entro la prima mezz'ora successiva allo stesso, le proba­bilità di allattare al seno con successo sono più alte. Chiedi all'ostetrica di darti il bimbo e di spiegarti come farlo attacca­re. I primi tempi, in media, il bimbo avrà tra le otto e le dodici poppate al giorno. In questo modo, i primi due o tre giorni, trarrà il massimo beneficio dal colostro, il tuo primo latte. Il colostro contiene pochi grassi, ma è ricco di carboidrati, proteine e anticorpi. Ogni poppata può durare dai
cinque minuti alle tre ore. Poi arriva il latte di transizione, che apparirà più denso e più chiaro, al quale seguirà il latte vero e proprio, verso il decimo giorno. All'inizio, sentirai le mammelle pesanti e gonfie, ma in breve tempo, avvertirai in misura minore questo fastidio. Quando inizia la poppata, potresti avvertire una specie di formicolio. Significa che il bimbo sta succhiando. Alterna sempre le mammelle, affinché il piccolo possa mangiare in modo equilibrato.

Il colostro

Il progesterone e gli estrogeni diminuisco  che vengono provocate dalla suzione del no al momento della nascita del bambino e cedono il passo alla prolattina, che ha la funzione di produrre latte nelle ghi~ndole mammarie, le quali durante la gravidanza già producono colostro.
Questo latte inizlale, secreto dopo il parto ed  anche  e prima, è denso, giallino e ricco proteine e sali minerali,è invece povero di grassi e di carboidrati. È molto importante per il suo alto contenuto di anticorpi mater­ni e linfociti che proteggono il tubo digesti­vo ed evitano infezioni, oltre ad esercitare un'azione lassativa. Dal 60 giorno e durante i 7 o14  giorni seguenti, la madre secerne il latte di transizione, caratterizzato da un aspetto liquido e meno denso. Dopo questo periodo appare il latte definitivo, altrimenti detto maturo. Questo latte è più liquido, però continua ad avere gli anticorpi materni e fermenti che migliorano la flora intestinale del bambino.


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Allattamento al seno in tutta la tranquilità

Se non hai mai allattato, per te sarà un'esperienza nuova e all'inizio avrai un po' di timore. Bastano pochi accorgimenti per far sì che diventi bella e rilassante per entrambi.
Il' allattamento al seno è sicuramente il mezzo migliore che ci offre la natura, affinché il bambino inizi nel modo più giusto la sua vita e stabilisca un profondo legame con la sua mamma.
Ma proprio perché è naturale, non per questo può essere anche facile. Tu e il tuo bimbo dovrete imparare insieme la tecnica migliore per voi due, e anche se incontre­rai delle difficoltà, non dimenticare che ne
vale la pena.

PRODUZIONE DEL LATTE 

Il meccanismo di produzione del latte materno è di tipo neur ormonale. Le terminazioni nervose del capez­zolo e dell'areola mammaria, attivate attraverso la suzione, stimolano la produzione degli ormoni che permettono
la produzione del latte. Quando il bambino si attacca al seno, gli stimoli nervosi che vanno in direzione dell'ipotalamo, ordina­no alla ghiandola ipofisaria di secernere prolattina ed ossitocina. La prima agisce sulla ghiandola mammaria, stimolando la produzione del latte materno. La seconda s'incarica di  facilitare la fuoruscita del latte e di ridurre l'utero alla sua dimen- evento, unitamente alla secrezione delle ghiandole mammarie, crea una sensazio­ne di calore, congestione e piccoli  fastidi che costituiscono la sintornatologia della "montata lattea". La montata lattea si può impedire, subito dopo il parto, con un farmaco, prescritto e controllato dal medico (bromocriptina, ad esempio), che impedisce la produzione di prolattina.

I poteri del latte materno

Per potenziare il cervello. il latte materno è l'ideale. È ricco di acidi grassi polin­saturi a catena lunga. essenziali per consentire al cervello di attuare le con­nessioni vitali. La ricerca ha dimostrato che i bebè con elevati livelli di acidi grassi polinsaturi, possono avere un quoziente di intelligenza superiore  rispetto a quelli che hanno livelli più bassi. Se allatti arti­ficialmente il tuo bimbo però non ti devi preoccupare. Sappi che molte qualità di latte artificiale contengono questo gene­re di grassi. Chiedi consiglio al pediatra.

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