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lunedì 13 maggio 2013

Cellulite, addio con la dieta colorata

Grazie a un’alimentazione molto ricca di frutta e verdura si riattiva la circolazione e si riduce la ritenzione idrica.
Per dire basta alla cellulite, puoi affidarti ai colori. La “dieta colorata”, ovvero un’alimentazione ricca di frutta e verdura di tutti i colori, permette di riattivare la circolazione a livello locale e favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso, condizioni basilari per la formazione della buccia d’arancia.


Il vantaggio di questa dieta è che puoi mangiare quanta frutta e verdura desideri, a patto di non condirla troppo con olio e soprattutto sale (poiché aumenta la ritenzione idrica, quindi è sufficiente un cucchiaino al giorno) e di non usare lo zucchero. Puoi anche sbizzarrirti e creare macedonie super colorate. Vediamo perché i colori sono tanto importanti nella lotta contro la cellulite.
“La frutta e la verdura rossa e blu/viola, come fragoline di bosco, mirtilli, ribes, uva, pomodori e more, contengono le vitamine A e C che riattivano la circolazione locale, favorendo l’eliminazione delle tossine tipiche della cellulite”, spiega il professor Antonino Di Pietro, Dermatologo, Presidente Fondatore dell’Isplad, la Società di Dermatologia Plastica e Oncologica (www.antoninodipietro.it).
Ma non solo: il rosso e il viola sono sinonimo di un’elevata concentrazione di antociani e bioflavonoidi, sostanze che rafforzano la parete dei vasi sanguigni limitando la fuoriuscita di liquidi, che dà origine alla ritenzione idrica.
Molti vegetali gialli, arancioni o bianchi, come ananas, melone, lattuga e finocchi svolgono un’azione drenante che aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso. “L’ananas, in particolare”, dice Di Pietro, “contiene la bromelina, una sostanza molto attiva contro la ritenzione di liquidi”.
Le verdure verdi, come lattuga e zucchine, ma anche alcuni vegetali di altri colori, come il melone e le ciliegie, hanno un’azione spiccatamente lassativa che aiuta a depurare il corpo.

Che cosa bisogna mangiare per combattere la “buccia d’arancia”?
Ecco i suggerimenti del professor Di Pietro:

La dieta colorata
Colazione
Uno yogurt magro ai frutti di bosco o uno yogurt da bere ai mirtilli, 1-2 fette biscottate con marmellata di mirtilli, more, ciliegie o ribes, un frullato di mela, uva o di melone.

Pranzo
Un piatto di pasta con i pomodorini freschi o alle melanzane, oppure un piatto di risotto alle zucchine. Un’insalatona di lattuga con carote alla julienne e ravanelli. Una fetta d’ananas.

Cena
Un antipasto di crudité con carote, pomodori, ravanelli e finocchi oppure una vellutata di zucchine o un minestrone tradizionale misto. Un piatto di carne o pesce alla griglia con contorno di lattuga.
Due-tre fette di melone arancione o giallo oppure una macedonia con albicocche, uva, arance, frutti di bosco (anche surgelati), ciliegie.

Spuntini (a metà mattina e a merenda)
Uno yogurt magro o da bere, all’albicocca o ai frutti di bosco, oppure un centrifugato di carote, oppure un frullato di frutta rossa mista o una fetta d’ananas.
 

Fragole: frutto salutistico, ma attenzione all’acquisto


La fragola è un vero e proprio capolavoro della natura grazie al suo speciale profumo, sapore e colore. Diversamente da quanto si possa pensare, la fragola è un falso frutto perché ciò che noi mangiamo è in realtà il ricettacolo del fiore che cresce fino a diventare la parte rossa che possiede una consistenza carnosa, quindi rappresenta un contenitore dei veri frutti detti acheni, ovvero i piccoli granelli posizionati sulla superficie che, a loro volta, racchiudono un piccolissimo seme.


Proprietà nutrizionali
La ricchezza in vitamina C, di sali minerali (calcio, ferro, fosforo e potassio), di antiossidanti (tannini e flavonoidi), di fibre e di acqua fanno della fragola un frutto speciale, adatto anche per coloro che stanno a dieta. Il sapore leggermente acidulo è dovuto alla presenza di diversi acidi tra i quali l'acido salicilico che ricordiamo essere il principio attivo di diversi farmaci. Grazie proprio alla ricchezza in acidi, la fragola può essere mangiata tranquillamente da chi soffre di iperuricemia e gotta. Diverse ricerche stanno vagliando l’ipotesi che questo frutto possa avere delle proprietà antitumorali grazie alla presenza di flavonoidi, i quali sono dei importanti antiossidanti capaci di ridurre il rischio di patologie cardiovascolari in quanto inibiscono l’ossidazione del colesterolo LDL, favoriscono la stabilità della placca ateromatosa, migliorano la struttura della parete dei vasi sanguigni contribuendo così anche a ridurre il rischio di trombosi. Per la presenza però dei semi, le fragole non sono indicate per coloro i quali soffrono di diverticolite, ulcere e colite. Spesso nei soggetti più sensibili, le fragole possono causare eruzioni cutanee (ponfi, eritemi) probabilmente per la presenza di aminoacidi liberi che vengono trasformati a sua volta in ammine. Per questo motivo il consumo di fragole viene sconsigliato nella prima infanzia e nei soggetti che presentano deficit immunitari.

Proprietà terapeutiche
Non solo la polpa, ma anche radici e foglie possono essere usate per risolvere alcuni piccoli problemi:
Le foglie hanno proprietà sia astringenti che diuretiche: possono essere infatti usate per la preparazione di tisane ed infusi. Se invece vengono pestate in modo da ridurle in poltiglia e applicate su ulcere o scottature solari, possono aiutarci a risolvere in modo naturale questi problemi perché capaci di dare degli ottimi risultati. Le foglie possono essere usate anche per insaporire la carne.
Le radici, se masticate, ci aiutano a preservare la salute delle gengive. Sono anche utili per la preparazione di decotti usati per fare dei gargarismi in caso di infezioni a livello della mucosa orale e della faringe. Per la preparazione del decotto sono necessari circa 1,5 gr di radici per una tazza di acqua.
La polpa, ridotta in poltiglia e lasciata sul viso per circa 15 minuti, è utile nel caso di pelle ruvida; inoltre, svolge un’azione antinfiammatoria, schiarente ed emolliente. Questa applicazione è però sconsigliata per i soggetti che soffrono di couperose.

mercoledì 8 maggio 2013

LA FRUTTA CHE ABBRONZA

Carote, radicchi e albicocche salgono sul podio degli abbronzanti naturali in grado di 'catturarè i raggi del sole e garantire una tintarella naturale ma anche utilissimi per difendere l'organismo dalle elevate temperature. È la Coldiretti a stilare la speciale classifica top ten del cibo che abbronza in occasione dell'arrivo dall'Africa di 'Scipionè, il vastissimo anticiclone con afa e caldo che anticipa di una settimana rispetto al solstizio del 21 giugno l'arrivo dell'estate, dopo una primavera 2012 che si classifica al sesto posto tra le più calde da 210 anni con una temperatura superiore di 1,29 gradi centigradi rispetto alla media. Con il grande caldo, infatti, consumare carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole o ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche - sottolinea la Coldiretti - a preparare l'abbronzatura estiva. Anche chi è ancora costretto a rimanere in città infatti può difendersi dal caldo e prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata che si fonda sul consumo di cibi ricchi in vitamina A che - precisa la Coldiretti - favorisce la produzione nell'epidermide del pigmento melanina per donare il classico colore ambrato alla pelle. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile. Al secondo posto - continua la Coldiretti - salgono i radicchi che ne hanno circa la metà mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni.
Un maggior consumo di frutta e verdura sono fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l'organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell'esposizione solare. Antiossidanti «naturali» sono infatti le vitamine A, C ed E che - sottolinea la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. Questi vegetali - conclude la Coldiretti - sono dunque alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l'apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all'azione dei radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.

sabato 5 gennaio 2013

L'insalata fa bene all'organismo,

Crescione, lattuga, tarassaco, rucola... le varietà di insalata sono tantissime, e l'estate è veramente la scelta più fresca che ci sia, da arricchire con altri ingredienti, come cubetti di prosciutto cotto e di mozzarella, per trasformarla in un gustoso piatto unico.

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L'insalata è ricca di vitamine, e a seconda della varietà, possiede varie sostanze amiche del tuo organismo:
la rucola, e anche il crescione, per esempio contengono molta vitamina C, che combatte l'invecchiamento della pelle e la formazione delle rughe. Il tarassaco contiene grandi quantità di vitamina A, che svolge anch'essa un'azione positiva per l'epidermide, perchè ne favorisce la rigenerazione cellulare. Un tratto comune di tutte le insalate è quello di essere ricche di fibre, che favoriscono il transito intestinale e depurano l'organismo; le fibre inoltre "gonfiano" lo stomaco, regalando al cervello una sensazione di sazietà.

Consumata prima del pranzo o della cena, l'insalata può quindi ridurre il senso della fame, permettendoci di ridurre le porzioni di cibo successive. Sappi che le verdure a foglia verde sono composte per il 90 % di acqua, quindi oltre ad essere leggere combattono anche la ritenzione idrica. Insomma, questo piatto è veramente alla base di una alimentazione sana, sia che si voglia perdere qualche chilo di troppo, sia che si voglia curare l'aspetto della pelle e la salute dell'organismo. Associatela alla carne o al pesce cotti alla griglia, e terminate il pasto con una bella macedonia di frutta, l'equivalente dolce dell'insalata, ricchissima anche lei di vitamine preziose per l'organismo.

Ecco il menu per dimagrire senza dover patire la fame

Insalata 3 volte a settimana

Puoi sostituire un pasto (pranzo o cena) 3 volte la settimana con un’abbondante insalata proteica composta con ortaggi di stagione, legumi lessati, soia e grana a scaglie (o gamberi). Si condisce con olio d’oliva e aceto di mele, anti ritenzione.

Così puoi permetterti 2 primi al giorno!

Per garantirsi un primo a pranzo e un altro a cena anche nell’ambito di una razione alimentare giornaliera “contenuta” da 1500 calorie, occorre non superare i 50 g di cereali (pasta, riso, orzo…) a porzione, da proporre in ricette che prevedano però l’impiego di 200-250 g di ortaggi per conferire il giusto volume al piatto. Con un menu giornaliero da 1500 calorie che non dà la percezione di “essere a dieta”, si possono perdere 500 grammi la settimana che diventano 700-800 rinunciando all’ascensore, alle scale mobili e aggiungendo qualche passeggiata da 20-30 minuti al giorno a passo spedito.

Un esempio: come saziarsi con 1500 calorie

Colazione (200 kcal): una tazza di latte parzialmente scremato, 4 biscotti secchi (o 30 g di cereali o 3 fette biscottate con un velo di marmellata), un caffè

Spuntino (50 kcal): tè verde e frutta di stagione (100 g)

Pranzo (600 kcal): rigatoni e carciofi (300 kcal), insalata di radicchio, gamberetti e scagliette di grana (200 kcal) e 40 g di pane integrale (100 kcal)

Spuntino (50 kcal): tè verde e frutta di stagione (100 g)

Cena (600 kcal): risotto alla curcuma e finocchi (300 kcal), calamari all’agro con cipolline al forno (200 kcal) e 40 g di pane integrale (100 kcal)

Rigatoni e carciofi (300 kcal)

Ingredienti (per 4 persone): rigatoni (200 g), carciofi (800 g), grana (4 cucchiai), una cipolla, alici dissalate (40 g), olio di oliva (2 cucchiai), aglio (uno spicchio), alloro, prezzemolo, peperoncino, sale.

Preparazione: privare i carciofi delle parti dure e tagliarli in 4 spicchi. Far imbiondire l’aglio nell’olio, aggiungendo cipolla a fettine, alici a pezzettini, 2 foglie d’alloro e un pizzico di peperoncino. Aggiungere i carciofi senza smettere di rimestarli con un cucchiaio di legno; bagnarli con poca acqua, coprire e completare la cottura. Cuocere i rigatoni al dente, scolarli e unirli ai carciofi con prezzemolo tritato e grana, scaldando a recipiente coperto per 1-2 minuti.

Risotto con curcuma & finocchi (300 kcal)

Ingredienti (per 4 persone): riso (200 g), finocchi (100 g), olio extravergine di oliva (2 cucchiai), ricotta di vacca (80 g), 4 cucchiai di parmigiano grattugiato, mezzo cucchiaino di curcuma, sale (q.b.).

Preparazione: Versare l’olio in un’ampia padella con coperchio. Unire i finocchi tagliati sottilmente, coprire e lessare. Aggiungere la curcuma e rimestare. Cuocere a parte il riso al dente, scolare e aggiungere ai finocchi lessati, la ricotta e il formaggio grattugiato. Cuocere a fuoco lento per qualche minuto. Servire ben caldo.

Calamari all’agro (200 kcal)

Ingredienti (per 4 persone): calamari (800 g), una cipolla, un gambo di sedano, olio extravergine di oliva (2 cucchiai), succo di mezzo limone, prezzemolo (q.b.), peperoncino (q.b.), sale (q.b.).

Preparazione: Far lessare per 15-20 minuti (a pentola coperta) calamari, cipolla, sedano e prezzemolo. Scolare il pesce e le verdure, condire con olio, limone, peperoncino e sale. Servire caldo con un contorno di cipolline al forno.

Menu per dimagrire senza dover patire la fame

Fino a che punto giova alla linea ridurre grassi e carboidrati e accontentarsi di porzioni ridotte e di pietanze scondite? Così facendo il metabolismo si blocca. Ecco come mantenerlo attivo con gusto.

Negli ultimi decenni, l’evoluzione tecnologica ha ridotto drasticamente il nostro fabbisogno di energia e dunque di calorie, sia per muoverci sia per mantenere caldo il corpo. Di questa energia,  fornitaci dai carboidrati e dai grassi  oggi ne serve molta meno rispetto a 30-40 anni fa,
Bisogna poi tener conto della riduzione del metabolismo a partire dai 25 anni. Questo significa che, a parità di attività fisica svolta, i consumi energetici si riducono gradualmente. Per comprendere le conseguenze che “peseranno” su una persona che non percepisce la graduale riduzione nel tempo del suo fabbisogno energetico è sufficiente ricordare che per ogni 100 calorie assunte quotidianamente in più rispetto alle necessità, il peso aumenta di 100 grammi la settimana e di 5 chili all’anno.

Troppe proteine ingrassano!
Il fabbisogno di carboidrati (in particolare di zucchero bianco e farine raffinate) e grassi (soprattutto animali, come il burro) in una donna di 40 anni non deve quindi essere eccessivo. Questo però non significa che si debba esagerare con gli alimenti proteici che vanno apportati nella giusta quantità (circa un grammo per ogni chilogrammo di peso ideale). Sarebbe utile a questo proposito tenere a disposizione delle tabelle con la composizione degli alimenti, per conoscere con precisione il contenuto proteico dei vari cibi. Un eccesso di proteine, infatti, può tradursi in iperuricemia, iperazotemia e in un affaticamento renale che provoca ristagni e rallentamenti metabolici.

Ecco il menu per dimagrire senza dover patire la fame

La strategia per evitare la percezione di vuoto gastrico provocato dall’assenza di pane e pasta condita, sta nella quotidiana assunzione di generose quantità di ortaggi di stagione (anche un chilo al giorno) e di frutta fresca (200-300 g al giorno). Ortaggi e frutta, oltre a garantire sazietà con poche calorie (mediamente 20 kcal per etto gli ortaggi; 40-50 kcal per 100 g di frutta) rispetto alle 340-350 di 100 g di cereali (pasta, riso, orzo ecc.) abbassano l’indice glicemico dei carboidrati grazie al loro contenuto di fibre e favoriscono la depurazione per l’apporto di antiossidanti, acqua, fibra e potassio. Analogamente la frutta offre infinite possibilità di preparare voluminosi dessert, sani, gradevoli, ipocalorici.

Frutta e dolci, delizie per la nostra pelle!



Frutta e dolci, delizie per il palato… e per la nostra pelle! Nel beauty case del dopo feste arrivano i “dessert” cosmetici che nutrono l’epidermide favorendo idratazione e rimodellamento.
I più profumati sono a base di frutta fresca e secca: usarli in alternativa ai soliti prodotti, può essere persino un aiuto piscologico per frenare i falsi appetiti. Un massaggio aromatico o uno scrub aromatico eseguiti nel momento in cui sentiamo arrivare l’attacco di fame può essere un valido aiuto per distogliere l’interesse dal cibo e spostarlo alla cura di sé. Ecco cosa contengono e come agiscono questi prodotti.
Elasticità ed effetto anti-age con uva, albicocca, papaia e agrumi.
I concentrati di vitamine del gruppo B (idratanti e nutrienti), PP (che contrasta la ritenzione dei liquidi e rinforza le pareti dei vasi) e di polifenoli (antiossidanti che combattono i radicali liberi, cause di invecchiamento) presenti in uva, pompelmo, lime, limone, albicocca e papaya stimolano i tessuti della pelle con un visibile effetto anti-age. Sono ingredienti fruttati che trovi nelle creme viso e corpo.
Morbidezza e idratazione con mela, pesca, lampone e mandorle.
Le vitamine A (antiossidante, anti radicali liberi) e del gruppo B (idratanti ed emollienti) contenute in frutti come mela, pesca, lampone, mandorle e melagrano hanno proprietà leviganti e idratanti che nutrono e ammorbidiscono. Per questo sono presenti nei gel viso.
Luminosità e freschezza con ciliegia, banana, melone, mango e cocco
Sono i flavonoidi (sostanze che contrastano la ritenzione di liquidi), la vitamina C (disintossicante) e gli oligoelementi come il potassio (aiuta a regolare la distribuzione dei fluidi intracellulari) presenti in ciliegie, banana, melone, mango e cocco a regalare alla pelle un aspetto liscio e luminoso. Da provare sia sul viso che sul corpo.
Gambe sode con il mirtillo e snelle con il cioccolato.
Grazie all’azione dei tannini (dalle proprietà astringenti), degli zuccheri e degli acidi naturali che stimolano le pareti dei capillari, i mirtilli migliorano la circolazione e i tessuti ossigenati appaiono più sodi e compatti. Ma anche il cioccolato, che come alimento è ritenuto (in maxi dosi) un pericolo per la linea, spalmato a fior di pelle combatte gli accumuli adiposi e la buccia d’arancia. Il cioccolato è ricco di teobromina, di minerali e oli nutrienti: per questo nutre e rivitalizza la pelle. Fondente, al latte bianco, miscelato ad estratti di frutti esotici o polvere di cocco, il cioccolato si utilizza per bagnoschiuma e fluidi riducenti.

giovedì 3 gennaio 2013

Insala­ta esotica

Ingredienti per 4 persone


  • 2 mazzi di rucola
  • una papaya
  • una zucchina
  • un pompelmo ro­sae
  • un cucchiaino di curry
  • 20 gr di no­ci
  •  2 cucchiai di succo di li­mone
  • 40 gr di zenzero
  • olio ex­travergine di oliva
  • sale e pepe






Preparazione

Prima di tutto lavate la rucola e disponetela in un' insalatiera.
Lavate la zucchina e tagliatela a fiammifero. Poi pelate la papaya e tagliatela a tocchetti. Sbuccia­te il pompelmo e tagliatelo a spicchi. Quindi disponete tutto in una ciotola, condite con il sa­le e il pepe. Distribuite gli ingre­dienti sulla rucola e guarnite con le noci sgusciate. Per prepa­rare la salsa: pelate lo zenzero, grattugiatelo, disponetelo in una ciotola con il succo di limone e il curry. Infine continuate a mi­seelare, fino a ottenere una emulsione omogenea, versate un filo di olio e condite l'insala­ta esotica.

Tempo di preparazione: 30 mi­nuti

mercoledì 2 gennaio 2013

Attenzione alla dieta e allo stress

Lo stress, gli eccitanti, il digiuno diminui­scono l'irrorazione sanguigna della ghian­dola mammaria, cosa che implica un abbas­samento dell'apporto d'ossigeno, glucosio, grassi e proteine, con la diminuzione della
secrezione di latte. e la dimensione del seno .Non influisce sulla quantità di latte, poiché dipende più dal grasso che dalla dimensio­ne ghiandolare e la quantità, a ritmo d'orologio .
La secrezione del latte subisce variazioni: dipende dai giorni e dal momento della giornata. Diminuisce di sera, per la stan­chezza, ma non per questo devi pensare che il latte stia finendo e prodotti tossici no, proteine si.
Sostanze stimolanti, tossiche e medici­nali possono passare nel latte, per cui è bene seguire una dieta ricca di verdure, proteine e frutta; è meglio evitare il caffè, il tabacco e le medicine e sapore del latte.
I condimenti forti, i carciofi, gli asparagi, la cipolla, l'aglio, i broccoli, il cavolo ed il cavolfiore danno al latte un cattivo sapo­re che può indurre il bambino a rifiutarlo e ostegno ultrafermo .
Trova un reggiseno di fibra naturale (in cotone), comodo, con spalline larghe e che non sia stretto né sul torace, né sulla schiena: deve sostenere il seno senza comprimerlo.
Il bebè può essere allattato al seno subito dopo il parto. Se si inizia entro la prima mezz'ora successiva allo stesso, le proba­bilità di allattare al seno con successo sono più alte. Chiedi all'ostetrica di darti il bimbo e di spiegarti come farlo attacca­re. I primi tempi, in media, il bimbo avrà tra le otto e le dodici poppate al giorno. In questo modo, i primi due o tre giorni, trarrà il massimo beneficio dal colostro, il tuo primo latte. Il colostro contiene pochi grassi, ma è ricco di carboidrati, proteine e anticorpi. Ogni poppata può durare dai
cinque minuti alle tre ore. Poi arriva il latte di transizione, che apparirà più denso e più chiaro, al quale seguirà il latte vero e proprio, verso il decimo giorno. All'inizio, sentirai le mammelle pesanti e gonfie, ma in breve tempo, avvertirai in misura minore questo fastidio. Quando inizia la poppata, potresti avvertire una specie di formicolio. Significa che il bimbo sta succhiando. Alterna sempre le mammelle, affinché il piccolo possa mangiare in modo equilibrato.

Carboidrati inteligenti per tuo bambino

Il cervello del bebè è al massimo del suo potenziale quando è sveglio momento in cui cerca di orientarsi nel mondo che lo circonda e  per fare ciò  ha bisogno di molta energia. Il carburante migliore per il cervello è dato dai carboidrati. Scegli quelli che contengono amido (tre o quat­tro porzioni al giorno)  come le patate   il pane  la pasta e il riso e tanta frutta e verdura (dalle tre alle quattro porzioni al giorno) che forniscono parecchia energia. Evita di dargli carboidrati ricchi di zuccheri (come dolci e biscotti) perché tali ali­menti possono creare dipendenza dai cibi zuccherati senza fornire i nutrienti giusti.

Una merenda deliziosa, a base di bana­
na schiacciata, con aggiunta di pezzetti
di frutta mista.

Spuntino "mare e monti"

Ingredienti per 4 persone:
 
  • 200 gr di  polpa di granchio in  scatola 
  • 100 gr  di champignon in  vasetto 
  • 150 gr di  ananas sciroppato in  scatola 
  • 1 tuorlo 
  • 1-2 cucchiaini di  senape 
  • 1 cucchiaino di aceto  di vino o succo di limone 
  • sale 
  • cucchiaino di zucchero 
  • 125 ml di  olio  vegetale 
  • 4 cucchiai di panna da  montare 
  • 1 cucchiaio di sherry

 Per  guarnire


  • zucchero  
  • foglie di lattuga 
  • prezzemolo 
  • polpa di  granchio

Preparazione 

Scolate bene la polpa di gran­chio e versatela in un' insalatiera. Sminuzzate i funghi e l'ananas.

Mescolate alla polpa di granchio. Ponete in una ciotola senape, tuorlo, aceto o succo di limone.
Unite anche un pizzico di sale e lo zucchero e amalgamateli con il frullatore in modo da ottenere una salsa densa e omogenea. Incorporate l'olio in un filo sottile, aggiungete la panna e lo sherry e un pizzico di sale
e zucchero. 
Lavate e asciugate le foglie di in­salata e il prezzemolo. Disponete l'insalata in quattro coppette di vetro e riempitele con il cocktail. 
Versateci sopra la salsa e guarnite con un po' di polpa di granchio e qualche foglia di prezzemolo.

La dieta della frutta

La frutta è il simbolo di un'alimentazione sana, per molti motivi: è la più importante fonte di vitamine A, C ed E; i suoi zuccheri, i I fruttosio e il glucosio, sono facilmente assimila bili dall'organismo; le fibre, che si trovano soprattutto nella buccia, combattono la stitichezza e favoriscono il funzionamento dell'organismo; gli acidi organici contrastano la formazione di radicali liberi e stimolano la respirazione cellulare, necessaria  a ritardare l 'invecchiamento.


Il contenuto di calorie della frutta è modesto: 100 9 forniscono da 20 calorie (melone), a poco più di 60 (mandarini, banana e uva). Fanno eccezione l'avocado (230), e la frutta secca (le noci sono al primo posto con 660 calorie). Questa dieta fa perdere fino a 2 kg di peso la settimana.
Si può osservare uno di questi
due regimi:

1. una dieta della durata di 3 giorni, in cui tutti i pasti sono costituiti dal tipo di frutta scelta.

2. una dieta della durata di 1 mese, durante la quale la colazione del mattino consiste in una porzione della
frutta scelta (per esempio le fragole) da mangiare senza zucchero; gli altri pasti seguono un'alimentazione
normale.
Esempio:

• al risveglio, un bicchiere di frullato di frutta;

• a colazione, 500 g di frutta;

• a metà mattina, un bicchiere di frullato di frutta;

• a pranzo: 500 g di frutta;

• a metà pomeriggio, una macedonia di frutta con un cucchiaino di miele di acacia;

• a cena, 500 g di frutta.

La frutta andrebbe consumata di sta­gione. A rotazione, inoltre, devono es­sere presenti tutti i frutti.

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