Spesso
si sceglie di fare una dieta valutandola in base al grado di popolarità
che ha tra le amiche, più che tenendo conto del proprio fisico
e delle proprie esigenze; questo fa sì che il risultato di quel dato
regime alimentare non è sempre così efficace, e più che altro provoca
frustrazione e voglia di lasciar perdere l'idea di dimagrire una volta
per sempre. Prima di perdere le speranze, imparate a riconoscere se una
dieta funziona:
1 Qualunque dieta prevede di abbassare, anche di molto, il numero di calorie da assumere durante il giorno; la
quantità però deve essere comunque sufficiente per permettervi di avere
le energie necessarie per svolgere un'attività fisica, fondamentale per
mantenere tonici i tessuti muscolari ed essere realmente in forma.
2 Le porzioni di cibo vanno ridotte, ma non devono essere microscopiche: più
che sulla quantità, una dieta valida punta sulla qualità degli elementi
scelti, che devono essere ipocalorici, poveri di grassi e privi di
condimenti elaborati. Di solito, frutta e verdura sono al primo posto, per il loro alto contenuto in vitamine e minerali.
3 Una dieta che funziona sconfigge il senso della fame: non è possibile continuare per settimane a sognare il momento del pranzo o della cena; una dieta efficace
trova il modo di ridurre l'appetito, aumentando l'indice di sazietà e
diminuendo quello di appetibilità. Il modo per farlo è scegliere
alimenti che saziano tanto.
4 Una dieta che funziona deve essere semplice: è
importante che gli alimenti selezionati siano facili da reperire, e che
la distribuzione dei pasti sia in sintonia con i vostri impegni
giornalieri.
5 Una dieta non deve essere composta di soli sacrifici: se
amate moltissimo la pasta e non riuscite a rinunciarvi, dovete trovare
un regime alimentare che vi permetta di inserirla nei pasti una o due
volte a settimana.
6 Una buona dieta fa leva sulla motivazione: il primo passo per dimagrire è quello di essere veramente convinti della propria scelta, e di avere fiducia nel regime alimentare prefissato.
mercoledì 22 maggio 2013
lunedì 13 maggio 2013
Guarire con fanghi, vapori odorosi e acqua, ma attenzione a scegliere quella giusta
Bronchiti, otiti, asma, malattie della
pelle, patologie osteoarticolari e circolatorie si possono curare anche a
casa, ma alle terme si rinforza il sistema immunitario, si prevengono le ricadute e i benefici durano a lungo. L’importante è scegliere le acque giuste. Un soggiorno di dieci giorni in Spa (acronimo di Salus per aquam) aiuta a curare e prevenire i disturbi cronici, grazie anche al clima e alla pressione atmosferica, che stimolano le difese immunitarie e il rilascio delle beta endorfine
(responsabili del benessere).
«Un tempo si andava alle terme perché si stava bene, senza però sapere da che cosa dipendesse questo benessere. Oggi la scienza ha dimostrato che acque e fanghi termali sono così benefici perché contengono sostanze preziose, come minerali e microalghe, che intervengono nei processi infiammatori, nella funzionalità respiratoria, nell’iperattività cutanea, nelle vasculopatie, nelle patologie artroreumatiche, favorendone regressione e risoluzione», afferma il professor Giuseppe Nappi, docente di terapia medica e medicina termale all’Università degli Studi di Milano. «È importante ricordare che si deve ricorrere ai trattamenti termali solo quando la malattia è in fase cronica, ovvero almeno uno o due mesi dopo il fatto acuto, o prima a scopo preventivo, e scegliendo la sorgente termale con le acque e/o i fanghi più adatti per la propria patologia», tiene a raccomandare il professor Nappi.
«Un tempo si andava alle terme perché si stava bene, senza però sapere da che cosa dipendesse questo benessere. Oggi la scienza ha dimostrato che acque e fanghi termali sono così benefici perché contengono sostanze preziose, come minerali e microalghe, che intervengono nei processi infiammatori, nella funzionalità respiratoria, nell’iperattività cutanea, nelle vasculopatie, nelle patologie artroreumatiche, favorendone regressione e risoluzione», afferma il professor Giuseppe Nappi, docente di terapia medica e medicina termale all’Università degli Studi di Milano. «È importante ricordare che si deve ricorrere ai trattamenti termali solo quando la malattia è in fase cronica, ovvero almeno uno o due mesi dopo il fatto acuto, o prima a scopo preventivo, e scegliendo la sorgente termale con le acque e/o i fanghi più adatti per la propria patologia», tiene a raccomandare il professor Nappi.
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Sbiancanti: meglio dal dentista
Un sorriso brillante può aprire molte porte. Ecco perché i trattamenti sbiancanti, anche se il loro effetto non dura per sempre e non migliora la salute dei denti, sono molto richiesti. L’importante, però, è pensare prima a risolvere carie e infiammazioni.
Dall’associazione di consumatori Altroconsumo (www.altroconsumo.it), che ha curato un’indagine sui prodotti e sui servizi per rendere candido il sorriso, qualche suggerimento per scegliere bene.
I trattamenti sbiancanti che si trovano in vendita (strisce e gel) rendono i nostri denti più bianchi di qualche tono, e correggono piccole macchie (come quelle del caffè), ma l’effetto dura al massimo un anno. Non servirebbero invece a sbiancare né i dentifrici, né i collutori “whitening”: servono solo a prevenire l’ingiallimento e a mantenere il colore naturale dei denti, ma non li rendono più bianchi.
Meglio rivolgersi al dentista: tutti i metodi sbiancanti proposti sono efficaci, e permettono di guadagnare da 7 a 10 gradi di bianco (anche se ci sono grandi differenze da persona a persona).
I costi vanno da 300 a 600 euro circa.
È bene ricordare, però, che kit sbiancanti e strisce sono prodotti di cui non si conoscono gli effetti a lungo termine: sarebbe bene usarli con moderazione e non abusarne. E, soprattutto, fare una visita dal dentista prima di utilizzarli.
Cellulite, addio con la dieta colorata
Grazie a un’alimentazione molto ricca di frutta e verdura si riattiva la circolazione e si riduce la ritenzione idrica.
Per dire basta alla cellulite, puoi affidarti ai colori. La “dieta colorata”, ovvero un’alimentazione ricca di frutta e verdura di tutti i colori,
permette di riattivare la circolazione a livello locale e favorire
l’eliminazione dei liquidi in eccesso, condizioni basilari per la
formazione della buccia d’arancia.Il vantaggio di questa dieta è che puoi mangiare quanta frutta e verdura desideri, a patto di non condirla troppo con olio e soprattutto sale (poiché aumenta la ritenzione idrica, quindi è sufficiente un cucchiaino al giorno) e di non usare lo zucchero. Puoi anche sbizzarrirti e creare macedonie super colorate. Vediamo perché i colori sono tanto importanti nella lotta contro la cellulite.
“La frutta e la verdura rossa e blu/viola, come fragoline di bosco, mirtilli, ribes, uva, pomodori e more, contengono le vitamine A e C che riattivano la circolazione locale, favorendo l’eliminazione delle tossine tipiche della cellulite”, spiega il professor Antonino Di Pietro, Dermatologo, Presidente Fondatore dell’Isplad, la Società di Dermatologia Plastica e Oncologica (www.antoninodipietro.it).
Ma non solo: il rosso e il viola sono sinonimo di un’elevata concentrazione di antociani e bioflavonoidi, sostanze che rafforzano la parete dei vasi sanguigni limitando la fuoriuscita di liquidi, che dà origine alla ritenzione idrica.
Molti vegetali gialli, arancioni o bianchi, come ananas, melone, lattuga e finocchi svolgono un’azione drenante che aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso. “L’ananas, in particolare”, dice Di Pietro, “contiene la bromelina, una sostanza molto attiva contro la ritenzione di liquidi”.
Le verdure verdi, come lattuga e zucchine, ma anche alcuni vegetali di altri colori, come il melone e le ciliegie, hanno un’azione spiccatamente lassativa che aiuta a depurare il corpo.
Che cosa bisogna mangiare per combattere la “buccia d’arancia”?
Ecco i suggerimenti del professor Di Pietro:
La dieta colorata
Colazione
Uno yogurt magro ai frutti di bosco o uno yogurt da bere ai mirtilli, 1-2 fette biscottate con marmellata di mirtilli, more, ciliegie o ribes, un frullato di mela, uva o di melone.
Pranzo
Un piatto di pasta con i pomodorini freschi o alle melanzane, oppure un piatto di risotto alle zucchine. Un’insalatona di lattuga con carote alla julienne e ravanelli. Una fetta d’ananas.
Cena
Un antipasto di crudité con carote, pomodori, ravanelli e finocchi oppure una vellutata di zucchine o un minestrone tradizionale misto. Un piatto di carne o pesce alla griglia con contorno di lattuga.
Due-tre fette di melone arancione o giallo oppure una macedonia con albicocche, uva, arance, frutti di bosco (anche surgelati), ciliegie.
Spuntini (a metà mattina e a merenda)
Uno yogurt magro o da bere, all’albicocca o ai frutti di bosco, oppure un centrifugato di carote, oppure un frullato di frutta rossa mista o una fetta d’ananas.
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Cinque consigli per prevenire la cellulite
Pensiamoci adesso prima che arrivi la bella stagione e il momento della fatidica ''prova costume''
Passeggia nel verde
Camminare per almeno tre chilometri al giorno (circa 30-40 minuti) ti permette di riattivare la circolazione a livello locale e di eliminare tossine e ritenzione idrica. Scegli però aree verdi, come parchi cittadini o percorsi in campagna. L’inquinamento tipicamente invernale, infatti, favorisce la formazione di radicali liberi che influiscono negativamente sulla microcircolazione a livello locale. Se puoi, concediti lunghe passeggiate al mare nel week-end: lo iodio presente nell’aria attiva il metabolismo e favorisce la circolazione.
A colazione argilla e mele
Ogni mattina, prima di colazione, bevi mezzo bicchiere d’acqua con un cucchiaio di argilla ventilata (si trova in erboristeria). Aggiungi poi alla tua colazione una mela: è un frutto di stagione con un’interessante azione diuretica. Si tratta di un’accoppiata vincente, ti aiuterà a drenare i liquidi in eccesso. Se la mela non ti piace, sostituiscila con l’ananas, ricco di bromelina, una sostanza diuretica e quindi drenante.
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La cellulite dipende da come si cucina
Si chiamano 'Ages', advanced glycation end
products, i nuovi responsabili della cellulite. Sono sostanze tossiche
che si formano a seconda della cottura degli alimenti e che provocano
danni ai tessuti connettivi. Se ne è discusso a Roma, in occasione del
34esimo congresso nazionale della Società italiana di medicina estetica.
La pastasciutta è ricca di Ages, così come lo sono la crosta del pane bianco, la carne cotta arrosto e il latte U.H.T o fresco bollito, i dolci
cotti al forno, le bevande light e i dolcificanti. Alimenti poveri di
Ages sono invece i vegetali, il latte fresco pastorizzato, tutti i cibi
cotti a vapore o a fuoco
lento.
Spiega Pier Luigi Rossi, docente di scienza dell'alimentazione e medicina preventiva all'Università di Bologna: ''Sottovalutiamo l'inquinamento da Ages contenuti nei cibi che si mangiano ogni giorno e che dipendono dalla manipolazione e la tecnologia di produzione industriale, oltre che ad alcuni metodi di cottura casalinga. Si tratta invece di composti molecolari aggressivi che agiscono sui recettori delle membrane cellulari dei fibroblasti, le cellule della pelle, sul collagene e sugli adipociti alterando il tessuto connettivo, il sistema venoso, arterioso e linfatico. Sono i prodotti finali dei processi di glicazione, dovuti all'unione del glucosio con il collagene che rendono i tessuti rigidi e fragili. Non è possibile azzerare l'introito di Ages, ma è possibile ridurlo seguendo una dieta a basso contenuto di zuccheri, privilegiando cibi crudi o cotti al vapore, riducendo il consumo di bevande zuccherate e cibi industriali'' conclude Rossi. ''Le scelte alimentari contribuiscono alla distribuzione del grasso in alcune aree del corpo e influenzano la struttura stessa dei tessuti, modificando la dieta si incide direttamente sulla qualità della pelle'' sottolinea Emanuele Bartoletti, chirurgo plastico e presidente del congresso di Roma dove i medici fanno il punto sulle terapie anticellulite.
Spiega Pier Luigi Rossi, docente di scienza dell'alimentazione e medicina preventiva all'Università di Bologna: ''Sottovalutiamo l'inquinamento da Ages contenuti nei cibi che si mangiano ogni giorno e che dipendono dalla manipolazione e la tecnologia di produzione industriale, oltre che ad alcuni metodi di cottura casalinga. Si tratta invece di composti molecolari aggressivi che agiscono sui recettori delle membrane cellulari dei fibroblasti, le cellule della pelle, sul collagene e sugli adipociti alterando il tessuto connettivo, il sistema venoso, arterioso e linfatico. Sono i prodotti finali dei processi di glicazione, dovuti all'unione del glucosio con il collagene che rendono i tessuti rigidi e fragili. Non è possibile azzerare l'introito di Ages, ma è possibile ridurlo seguendo una dieta a basso contenuto di zuccheri, privilegiando cibi crudi o cotti al vapore, riducendo il consumo di bevande zuccherate e cibi industriali'' conclude Rossi. ''Le scelte alimentari contribuiscono alla distribuzione del grasso in alcune aree del corpo e influenzano la struttura stessa dei tessuti, modificando la dieta si incide direttamente sulla qualità della pelle'' sottolinea Emanuele Bartoletti, chirurgo plastico e presidente del congresso di Roma dove i medici fanno il punto sulle terapie anticellulite.
Fragole: frutto salutistico, ma attenzione all’acquisto
La fragola è un vero e proprio capolavoro della natura grazie al suo speciale profumo, sapore e colore. Diversamente da quanto si possa pensare, la fragola è un falso frutto perché ciò che noi mangiamo è in realtà il ricettacolo del fiore che cresce fino a diventare la parte rossa che possiede una consistenza carnosa, quindi rappresenta un contenitore dei veri frutti detti acheni, ovvero i piccoli granelli posizionati sulla superficie che, a loro volta, racchiudono un piccolissimo seme.
Proprietà nutrizionali
La ricchezza in vitamina C, di sali minerali (calcio, ferro, fosforo e
potassio), di antiossidanti (tannini e flavonoidi), di fibre e di acqua
fanno della fragola un frutto speciale, adatto anche per coloro che
stanno a dieta. Il sapore leggermente acidulo è dovuto alla presenza di
diversi acidi tra i quali l'acido salicilico che ricordiamo essere il
principio attivo di diversi farmaci. Grazie proprio alla ricchezza in
acidi, la fragola può essere mangiata tranquillamente da chi soffre di
iperuricemia e gotta. Diverse ricerche stanno vagliando l’ipotesi che
questo frutto possa avere delle proprietà antitumorali grazie alla
presenza di flavonoidi, i quali sono dei importanti antiossidanti capaci
di ridurre il rischio di patologie cardiovascolari in quanto inibiscono
l’ossidazione del colesterolo LDL,
favoriscono la stabilità della placca ateromatosa, migliorano la
struttura della parete dei vasi sanguigni contribuendo così anche a
ridurre il rischio di trombosi. Per la presenza però dei semi, le
fragole non sono indicate per coloro i quali soffrono di diverticolite,
ulcere e colite. Spesso nei soggetti più sensibili, le fragole possono
causare eruzioni cutanee (ponfi, eritemi) probabilmente per la presenza
di aminoacidi liberi che vengono trasformati a sua volta in ammine. Per
questo motivo il consumo di fragole viene sconsigliato nella prima
infanzia e nei soggetti che presentano deficit immunitari.Proprietà terapeutiche
Non solo la polpa, ma anche radici e foglie possono essere usate per risolvere alcuni piccoli problemi:
Le foglie hanno proprietà sia astringenti che diuretiche: possono essere infatti usate per la preparazione di tisane ed infusi. Se invece vengono pestate in modo da ridurle in poltiglia e applicate su ulcere o scottature solari, possono aiutarci a risolvere in modo naturale questi problemi perché capaci di dare degli ottimi risultati. Le foglie possono essere usate anche per insaporire la carne.
Le radici, se masticate, ci aiutano a preservare la salute delle gengive. Sono anche utili per la preparazione di decotti usati per fare dei gargarismi in caso di infezioni a livello della mucosa orale e della faringe. Per la preparazione del decotto sono necessari circa 1,5 gr di radici per una tazza di acqua.
La polpa, ridotta in poltiglia e lasciata sul viso per circa 15 minuti, è utile nel caso di pelle ruvida; inoltre, svolge un’azione antinfiammatoria, schiarente ed emolliente. Questa applicazione è però sconsigliata per i soggetti che soffrono di couperose.
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mercoledì 8 maggio 2013
LA FRUTTA CHE ABBRONZA
Carote,
radicchi e albicocche salgono sul podio degli abbronzanti naturali in
grado di 'catturarè i raggi del sole e garantire una tintarella naturale
ma anche utilissimi per difendere l'organismo dalle elevate
temperature. È la Coldiretti a stilare la speciale classifica top ten
del cibo che abbronza in occasione dell'arrivo dall'Africa di 'Scipionè,
il vastissimo anticiclone con afa e caldo che anticipa di una settimana
rispetto al solstizio del 21 giugno l'arrivo dell'estate, dopo una
primavera 2012 che si classifica al sesto posto tra le più calde da 210
anni con una temperatura superiore di 1,29 gradi centigradi rispetto
alla media. Con il grande caldo, infatti, consumare carote, insalate,
cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole o
ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche - sottolinea
la Coldiretti - a preparare l'abbronzatura estiva. Anche chi è ancora
costretto a rimanere in città infatti può difendersi dal caldo e
prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata che si fonda sul
consumo di cibi ricchi in vitamina A che - precisa la Coldiretti -
favorisce la produzione nell'epidermide del pigmento melanina per donare
il classico colore ambrato alla pelle. Il primo posto è conquistato
indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di
vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte
edibile. Al secondo posto - continua la Coldiretti - salgono i radicchi
che ne hanno circa la metà mentre al terzo si posizionano le albicocche
seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori,
pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque
contenuti elevati di vitamina A o caroteni.
Un maggior consumo di frutta e verdura sono fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l'organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell'esposizione solare. Antiossidanti «naturali» sono infatti le vitamine A, C ed E che - sottolinea la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. Questi vegetali - conclude la Coldiretti - sono dunque alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l'apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all'azione dei radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.
Un maggior consumo di frutta e verdura sono fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l'organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell'esposizione solare. Antiossidanti «naturali» sono infatti le vitamine A, C ed E che - sottolinea la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. Questi vegetali - conclude la Coldiretti - sono dunque alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l'apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all'azione dei radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.
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Capelli, come proteggerli dal sole
L'estate
sta arrivando e, come al solito, iniziamo a passare il tempo libero
all'aperto e a prendere un po' di sole. Se, però, ormai quasi tutti si
ricordano della protezione solare per la pelle, sono pochi coloro che si
occupano anche di proteggere i capelli! Come fare?
In spiaggia…
«Il sole rovina i capelli, li inaridisce, causa lo sbiadimento del colore e le doppie punte, perché solleva le squame: per questo bisogna sempre usare una protezione specifica UV per i capelli, che protegge lo stelo avvolgendolo in un film invisibile che nel frattempo lo nutre. Si tratta del primo step per una care routine irrinunciabile. Oggi puoi scegliere tra prodotti high tech non grassi che assicurano splendore per un effetto glossy, che fanno per i capelli quello che il lucidalabbra fa per la bocca: li rendono sexy e luminosi».
Bagnare i capelli in spiaggia può servire per proteggerli meglio?
«Puoi bagnare i capelli: l'importante è che li sciacqui sempre dopo il bagno in mare o in piscina per eliminare i residui di cloro che rendono i capelli molto secchi, e li danneggiano soprattutto se sono biondi. Però non pettinarli mai da bagnati per non spezzarli, perché quando sono intrisi di acqua sono meno resistenti. Fallo solo se hai messo la maschera o il balsamo»
I must
«Il must è il cappello a tesa larga che ti rende molto glam e protegge i capelli. Anche il raccolto è trendy: sì allo chignon fermato solo con una forcina (che non si deve vedere) lasciando il ciuffo morbido. La pinza e il mollettone sono out: fanno tanto anni Ottanta. Il trend che va di più parla chiaro: i capelli devono essere easy. Sono perfette anche alle trecce: sono belle e donano soprattutto a un viso giovane».
La giusta routine
«A fine giornata lava i capelli con uno shampoo doposole e lascia in posa almeno dieci minuti una maschera specifica dopo sole per ristrutturarli e renderli morbidi: restituirà ai capelli le sostanze che hanno perso a causa del vento, della salsedine, del sole e del cloro. Dopo aver sciacquato con un getto di acqua più fredda per lucidarli procedi con l'asciugatura. E poi sfrutta la notte per un effetto "hair spa"! La dritta in più che tutte le celebs conoscono è il trattamento notturno per i capelli. Applicalo tutte le sere vedrai come diventeranno setosi. Sono prodotti facili da ripartire sulla capigliatura e offrono davvero protezione in più soprattutto ai capelli molto rovinati».
Da evitare
«No alle soluzioni fai da te. Non mettere olio d'oliva sui capelli quando sei al sole. Molte donne lo fanno sperando di nutrirli e di proteggerli, e invece in questo modo li rovinano e li friggono!
Non cambiare colore quando sei in vacanza. Se vuoi rinnovare il tuo hairstyle fallo una volta in città. Se vuoi rendere più intenso il tuo colore perché il sole lo ha sbiadito ricorri ad un riflessante: donerà una sfumatura vivace al tuo tono e i tuoi capelli saranno più belli. In più se cambi idea, con pochi shampoo lo rimuovi».
In spiaggia…
«Il sole rovina i capelli, li inaridisce, causa lo sbiadimento del colore e le doppie punte, perché solleva le squame: per questo bisogna sempre usare una protezione specifica UV per i capelli, che protegge lo stelo avvolgendolo in un film invisibile che nel frattempo lo nutre. Si tratta del primo step per una care routine irrinunciabile. Oggi puoi scegliere tra prodotti high tech non grassi che assicurano splendore per un effetto glossy, che fanno per i capelli quello che il lucidalabbra fa per la bocca: li rendono sexy e luminosi».
Bagnare i capelli in spiaggia può servire per proteggerli meglio?
«Puoi bagnare i capelli: l'importante è che li sciacqui sempre dopo il bagno in mare o in piscina per eliminare i residui di cloro che rendono i capelli molto secchi, e li danneggiano soprattutto se sono biondi. Però non pettinarli mai da bagnati per non spezzarli, perché quando sono intrisi di acqua sono meno resistenti. Fallo solo se hai messo la maschera o il balsamo»
I must
«Il must è il cappello a tesa larga che ti rende molto glam e protegge i capelli. Anche il raccolto è trendy: sì allo chignon fermato solo con una forcina (che non si deve vedere) lasciando il ciuffo morbido. La pinza e il mollettone sono out: fanno tanto anni Ottanta. Il trend che va di più parla chiaro: i capelli devono essere easy. Sono perfette anche alle trecce: sono belle e donano soprattutto a un viso giovane».
La giusta routine
«A fine giornata lava i capelli con uno shampoo doposole e lascia in posa almeno dieci minuti una maschera specifica dopo sole per ristrutturarli e renderli morbidi: restituirà ai capelli le sostanze che hanno perso a causa del vento, della salsedine, del sole e del cloro. Dopo aver sciacquato con un getto di acqua più fredda per lucidarli procedi con l'asciugatura. E poi sfrutta la notte per un effetto "hair spa"! La dritta in più che tutte le celebs conoscono è il trattamento notturno per i capelli. Applicalo tutte le sere vedrai come diventeranno setosi. Sono prodotti facili da ripartire sulla capigliatura e offrono davvero protezione in più soprattutto ai capelli molto rovinati».
Da evitare
«No alle soluzioni fai da te. Non mettere olio d'oliva sui capelli quando sei al sole. Molte donne lo fanno sperando di nutrirli e di proteggerli, e invece in questo modo li rovinano e li friggono!
Non cambiare colore quando sei in vacanza. Se vuoi rinnovare il tuo hairstyle fallo una volta in città. Se vuoi rendere più intenso il tuo colore perché il sole lo ha sbiadito ricorri ad un riflessante: donerà una sfumatura vivace al tuo tono e i tuoi capelli saranno più belli. In più se cambi idea, con pochi shampoo lo rimuovi».
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JENNIFER LOPEZ TERRORIZZATA: SPARI SUL SET DEL SUO VIDEO. LA POLIZIA LA PORTA VIA
Stavolta lo spavento è stato grande per Jlo. La cantante-attrice era sulla spiaggia di Fort Lauderdale, Florida, per girare il suo ultimo video "Live it up" quando il rumore di spari molto vicino ha messo in allarme tutto il set.
Jennifer è stata subito allontanata ma secondo la polizia fra il video e i colpi di pistola non ci sarebbe connessione: tutto infatti sarebbe nato infatti da una lite scoppiata nella zona nord della spiaggia, davanti alla zone dei bagni, dove qualcuno durante una rissa avrebbe preso un'arma ed esploso dei colpi in aria.
La Lopez, come fa sapere "Lapresse", quando è successo il fatto stava rilasciando un'intervista al giornalista Rob Marciano che ha immediatamente cinguettato "Colpi di pistola sparati sulla spiaggia di Fort Lauderdale durante la mia intervista a JLo. La sicurezza ha subito portato via la star. Si sentono le ambulanze giungere a circa 400 metri da noi. La polizia conferma, si tratta di spari, nessun ferito".
MICHELLE HUNZIKER INCINTA: "SE NASCE FEMMINA FACCIO SUBITO UN ALTRO FIGLIO"
“Non so ancora se questo bambino è maschio o femmina", Michelle Hunziker ha confermato lo scoop che la voleva incinta del suo compagno, Tomaso Trussardi.
La conduttrice ha parlato della sua prossima maternità in un'intervista ad "Oggi": "Se è una bimba - ha dichiarato - sarò felicissima, però giuro che ne faccio subito un altro: l’emozione del maschio, una volta nella vita, la voglio provare. Diventare mamma a 19 anni o a 36 è completamente diverso: è come se fosse un’altra vita, hai vissuto altre esperienze, hai un’altra consapevolezza”.
Anche la sua prima figlia, Aurora, nata dalla precedente relazione con Eros Ramazzotti, è stata felice quando ha saputo del prossimo arrivo in famiglia: “Qualche timore che potesse essere gelosa l’ho avuto anch’io, anche perché l’adolescenza è un’età complicata. Ma mi è bastato vedere come ha preso la notizia: era davvero felice, emozionata”.
Marica, splendida modella in barca
Servizio fotografico in barca per Marica Pellegrinelli.
In shorts, con i capelli al vento, mette in primo piano le sue sinuose e
lunghe gambe scoperte fino alle natiche... per un effetto piacevolmente
sconvolgente. Lontana dal suo Ramazzotti, la modella,
seria e professionale, riesce anche a concedersi qualche momento di
relax con il suo entourage: foto di gruppo e the con bigodini in testa
fanno della bellezza mozzafiato una donna "quasi" normale.
Compagna di Eros e madre di Raffaela, Marica continua con passione a fare la modella e i risultati, sotto gli occhi di tutti, sono più che eccellenti. Alta, magra e con due occhioni chiari si prepara per uno shooting in acqua. Impegnata al trucco e parrucco trova pure il tempo per svagarsi un po' con i suoi compagni di lavoro, mentre “sfoggia” enormi bigodini in testa. Pronta per le pose, prima sola, poi con un aitante modello, lascia più che mai senza parole.
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